Due anni di programmazione con 34 titoli di lirica di cui 15 nuovi allestimenti, balletti e 30 concerti sinfonici per un totale di 179 serate (143 di lirica, 6 di balletto e 30 di sinfonica). Il Maggio Musicale Fiorentino ha presentato  la Stagione lirica e balletto 2018/2019, la Stagione Sinfonica 2018/2019, l’LXXXII Festival del Maggio Musicale Fiorentino 2019, l’Estiva e il Settembre del 2019 e la Stagione Lirica e Balletto 2019/2020 2020.

Il programma Un progetto culturale forte, che alterna consapevolmente nuove proposte a un repertorio di opere della tradizione e che dà al pubblico la possibilità di confrontarsi con un’offerta ampia in un arco temporale compreso tra il Seicento e la contemporaneità con 3 commissioni di opere nuove (Ehi Giò e Le leggi fondamentali della stupidità umana di Vittorio Montalti e Noi, due, quattro di Riccardo Panfili).  All’insegna dei novanta anni della nascita dell’Orchestra Stabile di Firenze inizierà il 4 ottobre la Stagione Sinfonica 2018/2019, con l’esecuzione, diretta dal maestro Fabio Luisi, della Sinfonia n.2 di Gustav Mahler La Resurrezione. La Stagione Lirica 2018/2019 verrà aperta il 16 ottobre  con il dittico Le Villi di Giacomo Puccini e Ehi Giò di Vittorio Montalti  (in prima rappresentazione assoluta) diretto dal maestro Marco Angius con la regia di Francesco Saponaro e le coreografie del Compagnia Nuovo Balletto di Toscana.  Dopo il successo dell’integrale delle sinfonie di Šostakovič, un nuovo ciclo rende omaggio ad altri due grandi compositori, Gustav Mahler – le cui nove monumentali sinfonie saranno interpretate dal maestro Fabio Luisi con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino – e Franz Schubert. Il ciclo si apre il 4 ottobre con la Sinfonia n. 2 Resurrezione e prosegue il 19 ottobre con la Sinfonia n. 6, Tragica, eseguita insieme alla Sinfonia n. 4 in do minore di Schubert. Per il terzo appuntamento (24 ottobre) la Sinfonia n. 9, mentre il 27 ottobre sarà il momento della Sinfonia n. 1 e della  Sinfonia n. 8 Incompiuta di Schubert. Il ciclo continua il 12 gennaio 2019 con la Sinfonia n. 7; nella prima parte del concerto ascolteremo anche la Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore di Schubert. Il 1° marzo 2019 è in programma la Sinfonia n. 3, mentre l’11 aprile tocca all’Ottava, la cosiddetta Sinfonia dei mille, colossale affresco visionario sinfonico-corale che segnò il più grande successo di Mahler ai suoi tempi.  Il 14 aprile 2019 è la volta della Sinfonia n. 5. La tappa finale del ciclo Mahler è fissata nel calendario dell’LXXXII Festival del Maggio Musicale Fiorentino: il 4 maggio il maestro Luisi dirigerà prima la Sinfonia n. 2 di Schubert e poi la Sinfonia n. 4 di Mahler. Il ciclo delle sinfonie di Schubert prosegue con Anna Rakitina l’8 marzo con la sinfonia n.6 e poi con il concerto del 18 maggio diretto a Wolfram Christ ( sinfonia n.3 in re maggiore) e verrà chiuso da Zubin Mehta il 26 maggio con la sinfonia n.9 in do maggiore La grande. Mehta dirigerà altri due concerti nel corso dell’LXXXII Festival: il 30 maggio con l’Orchestra e coro del Maggio e il 2 giugno con Daniel Barenboim al pianoforte. Nel corso della stagione il maestro salirà sul podio il 23 febbraio per dirigere la Sinfonia n. 8 di Bruckner.  Duplice occasione d’ascolto, nel corso della stagione, per lo Stabat Mater: se ne ascolteranno le intonazioni di Dvořák, nel doppio concerto del 19 e 20 gennaio diretto da Juraj Valčuha, e nella prima esecuzione assoluta di Nicola Piovani, nel concerto del 17 novembre, con Gigi Proietti e Amy Stewart.

Il sindaco: «Contento del ritorno di Metha» «I due anni di programmazione ci consentono di promuovere il teatro per tempo e quindi di proseguire sul fronte dell’aumento del pubblico e dei biglietti.-ha dichiarato il sindaco Dario Nardella – Per altro sono entusiasta, felice, per il ritorno di Zubin Mehta che ha già detto che vuole tornare anche l’anno prossimo e nel 2020, e pure il maestro Muti, che proprio in questi minuti sta lavorando con l’orchestra qui al teatro. Sono grandi nomi che portano ancora piu’ in alto il nostro nome, il nome del Maggio musicale e quello di Firenze».

Il sovrintendente Chiarot: «Due anni di programmazione sono una sfida» La presentazione di due anni di programmazione del Teatro del Maggio musicale fiorentino «è una sfida in cui ci siamo lanciati noi stessi e che con la città cercheremo di supportare – ha evidenziato il sovraintendente della fondazione lirica fiorentina Cristiano Chiarot – Ci saranno tutti i piu’ grandi direttori europei che verranno qui, ed anche non europei, e presentiamo tante opere. Insomma il ‘Maggio musicale fiorentino’ crediamo, grazie alla collaborazione anche di tutti, torna ad essere quello che è nell’idea della città ed anche nell’idea di quelli che amano il ‘Maggio’ al di fuori di Firenze».