FIRENZE – Una sinergia per scovare i “furbetti” che presentano documentazione falsa per ottenere benefici economici per studiare all’Università. A stingerla l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario e la Guardia di Finanza.

L’intesa si concretizzerà quindi con lo scambio di flussi di dati ed informazioni utili per valutare eventuali illeciti che permettano alle Fiamme Gialle di effettuare un controllo capillare più diretto sulle banche dati ministeriali. Una collaborazione che permetterà alla Gdf di effettuare riscontri investigativi sul campo e promuovere momenti di confronto e scambio fra colleghi dei due enti che si occupano di compiere gli accertamenti. A questo scopo verranno organizzati incontri, seminari, interventi formativi rivolti ai dipendenti e corsi di aggiornamento professionale riservati al personale preposto allo svolgimento delle rispettive attività d’istituto. La collaborazione avrà una validità di tre anni con possibilità di rinnovo alla sua scadenza.

“L’accordo ci permetterà di vigilare su comportamenti scorretti per garantire l’accesso ai sussidi universitari agli studenti veramente privi di mezzi economici che rappresentano un investimento fondamentale per il futuro del nostro Paese e tutelare le risorse che annualmente il Ministero, la Regione e il DSU Toscana destinano al diritto allo studio”, ha detto il presidente del DSU Toscana Marco Del Medico.

Iscriviti al nuovo canale WhatsApp di agenziaimpress.it
CLICCA QUI

Per continuare a rimanere sempre aggiornato sui fatti della Toscana
Iscriviti al nostro canale e invita anche i tuoi amici a farlo!

Articolo precedenteTra i banchi di scuola 800 mila studenti senza cittadinanza italiana: in Toscana l’8,3%
Articolo successivoMps, la start up Widiba ora balla da sola. La banca on line festeggia la crescita e i primi 10 anni di attività