Ottanta chili di cocaina, proveniente dal Sud America e che una volta immessa sul mercato avrebbe fruttato circa 19 milioni di euro, è stata sequestrata dalle Fiamme Gialle di Livorno e dall’ufficio delle dogane di Livorno. Dalle prime ore della mattina, militari del Comando provinciale di Livorno, coordinati dalla procura della Repubblica labronica, stanno dando esecuzione, con la collaborazione di finanzieri anche dei Comandi provinciali di Roma (tra i quali taluni in forza al gruppo investigativo criminalità organizzata del nucleo di polizia economico Finanziaria della capitale) e di Latina, a tre ordinanze di custodia cautelare in carcere – emesse dal gip Marco Sacquegna – nei confronti di altrettante persone, a vario titolo indagati per i reati di traffico di sostanze stupefacenti e sostituzione di persona, anche mediante documenti di identificazione contraffatti.
Un capo clan Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine, tra i destinatari del provvedimento cautelare, figurerebbe un uomo, già noto alle forze dell’ordine e fratello di un capo clan di una famiglia di nomadi operante nella zona pontina. L’attività trae origine dal sequestro di 80 chilogrammi di cocaina eseguito nel porto di Livorno da funzionari del locale Ufficio delle Dogane e dai finanzieri del Gruppo di Livorno.