spaccio di droga«Purtroppo non di rado veniamo a conoscenza di episodi di diffusione di droghe anche nelle scuola. Per queste riteniamo opportuna una adeguata e sempre più accurata formazione degli insegnanti che ogni giorno hanno la responsabilità dei ragazzi, in modo da poter garantire conoscenza ma anche empatia, per entrare in sintonia con i giovani ma anche con i loro genitori». Così il vicesindaco ed assessore all’istruzione di Firenze, Cristina Giachi, ha presentato un progetto voluto dal Comune che porterà a formare gli insegnanti delle scuole superiori ad essere formati contro questa ‘piaga’ che contagia molti adolescenti.

La task force Forze dell’Ordine e operatori Asl a far lezione sulle droghe a docenti delle scuole secondarie superiori di Firenze in vista di un percorso didattico-formativo destinato a genitori e studenti: questo lo scopo di un protocollo di intesa che sarà firmato dal Comune di Firenze con Prefettura, Regione, Ufficio scolastico, Asl, Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza e cinque scuole della città e che è stato approvato nell’ultima seduta di giunta su proposta proprio della vicesindaca Giachi. Le scuole coinvolte saranno l’istituto professionale alberghiero Buontalenti, l’Istituto tecnico commerciale Peano, il liceo artistico Alberti, il liceo classico e musicale Dante, l’istituto tecnico e professionale da Vinci. Nel protocollo si evidenzia infatti che «l’attività di prevenzione e di contrasto all’utilizzo di sostanze stupefacenti, in particolare negli adolescenti, ha subito negli anni notevoli mutamenti, passando da un approccio quasi esclusivamente informativo sulla sostanze a un approccio basato su una propedeutica tesa ad accrescere nel giovane la capacità di sviluppare proprie competenze personali. Gli studi sulla prevenzione delle dipendenze hanno mostrato l’influenza delle interazioni esistenti tra la famiglia, il gruppo dei pari, la scuola e il territorio. In questo contesto la scuola svolge un ruolo fondamentale nel fornire al giovane i fattori di protezione necessari in questa fase delicata dello sviluppo evolutivo». Tra i vari soggetti coinvolti, la Prefettura avrà un ruolo di coordinamento, l’Ufficio scolastico collaborerà nella programmazione delle attività, mentre forze dell’ordine e Asl saranno “in cattedra”. La sperimentazione del progetto inizierà durante il nuovo anno scolastico.