Foto pagina Facebook sindaco Dario Nardella

FIRENZE – “I Comuni devono associarsi e anche le Regioni devono intraprendere processi di fusione per essere adeguati ai tempi che stiamo vivendo.

Esiste una macro regione composta da Toscana, Umbria e Marche. Per comunanza di paesaggio e arte. Per una storia economica e politica comune ricostruiamola insieme. Per stare di più in Europa e nel mondo”. Era il 2015 e l’allora Governatore della Regione Toscana Enrico Rossi presentava il Manifesto per un’Italia di Mezzo.

Oggi, a distanza di sei anni, dopo che il movimento che aveva spinto per le fusioni nei comuni, ha esaurito la sua forza, è il sindaco di Firenze, Dario Nardella a rilanciare la proposta. Lo ha fatto stamattina con un’intervista a Il Messaggero in cui il primo cittadino torna a rompere gli indugi e spiega come “esista ormai la necessità di una macro-regione Centro Italia, per rilanciare questa terra di mezzo ormai schiacciata tra il Nord e il Sud”.

Secondo Nardella, a differenza di quanto accaduto per il Nord e il Sud del Paese “al Centro non abbiamo alcun asse ferroviario orizzontale di alta velocità” così come – sempre secondo il sindaco “è l’intero sistema di mobilità che va modernizzato”. Parole che fanno da seguito all’accordo di programma su mobilità e infrastrutture sottoscritto proprio ieri tri sindaci di Lucca, Pisa, Livorno e Firenze, appunto.

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