Un lungo abbraccio tra madri, quella della vittima e quella dell’assassino, all’uscita dal tribunale di Siena. E’ quanto accaduto questa mattina al termine dell’udienza del processo per l’omicidio della 32enne di origine colombiana il cui corpo, nel marzo dello scorso anno, venne trovato senza vita in un monolocale del centro di Siena. Due settimane dopo venne arrestato, con l’accusa di omicidio aggravato e rapina William Villanova Correa Renan.
La richiesta di perdono I familiari della vittima e del ventenne brasiliano si sono incrociati oggi per la prima volta nell’aula di tribunale. «Perdono, perdono. Mi vergogno. Vorrei essere io al posto di sua figlia» sono state le parole della madre del presunto omicida in risposta alla madre della vittima che le aveva detto: «Tu hai tuo figlio, io non ce l’ho più». In aula presenti anche le sorelle, le figlie e il padre della ragazza uccisa che indossavano una maglietta con la foto della donna.
La richiesta di giustizia Una volta all’esterno del tribunale i parenti della vittima hanno esibito alcuni cartelli con la foto del presunto omicida e con su scritto “giudizio e condanna al colpevole!” e un altro con la scritta “che non si spenga la luce di Lucely, giustizia”. La madre del ragazzo brasiliano, dopo il lungo abbraccio in lacrime con la madre della vittima, ha aggiunto: “io non vivo più, mi alzo la mattina e penso a loro; accettare tutto questo è difficile”.
La richiesta di perizia psichiatrica L’udienza preliminare si è aperta e subito richiusa dopo la decisione del Gup di sottoporre l’imputato a perizia psichiatrica e la richiesta di nominare un consulente psichiatrico oltre a quelli della difesa e dell’accusa.