A quasi un anno dalla scomparsa di Guerrina Piscaglia, oggi viene sentito padre Faustin Mbula Malengo, il frate congolese che insieme a padre Gratien Alabi reggeva la parrocchia di Ca’ Raffaello al momento della sparizione della donna. Padre Faustin rappresenta un anello fondamentale nella vicenda di Guerrina Piscaglia, essendo allo stesso tempo testimone e confidente di padre Gratien Alabi, il religioso congolese indagato con l’ipotesi di sequestro di persona e omicidio della donna.
Un complicato intreccio Durante l’incidente probatorio si tenterà di fare chiarezza sui tanti punti oscuri della vicenda, primo fra tutti la figura di “Zio Francesco” con il quale, secondo Gratien Alabi, sarebbe scappata Guerrina. Durante le indagini l’indagato ha raccontato più volte di aver visto Guerrina insieme a Zio Francesco: sia il primo maggio, giorno della scomparsa, che qualche giorno dopo, quando la donna in fuga andò a chiedergli aiuto per portare con sè il figlio Lorenzo. Gli inquirenti ritengono che “Zio Francesco” in realtà non esista e che possa essere stato inventato da padre Gratien per depistare le indagini. Per questo, la testimonianza di padre Faustin potrebbe essere decisiva: qualora venissero confermati i sospetti degli inquirenti, la posizione di padre Gratien potrebbe aggravarsi fino a disporne l’arresto. Sì perché è con padre Faustin che si confidò per primo Gratien. Per ben due volte lo scorso settembre, dal vivo e telefonicamente, Gratien raccontò al confratello Faustin di Zio Francesco, e poi ripeté il racconto al Vescovo Riccardo Fontana e al suo vice Gioacchino Dallara. I due prelati lo hanno già confermato al Pm Marco Dioni, ora è la volta di padre Faustin.
Presenti in aula anche il marito di Guerrina e Gratien Alabi A quella che potrebbe rivelarsi la testimonianza chiave del caso, oggi non vuole mancare nessuno. Presenti in tribunale anche il marito di Guerrina Piscaglia, Mirco Alessandrini con l’avvocato Francesca Faggiotto: «Voglio guardarli in faccia e sentire cosa dicono», ha detto Alessandrini. In base alla natura della testimonianza che fornirà padre Faustin Mbula Malengo, la Procura di Arezzo potrà decidere se chiedere provvedimenti ulteriori – come l’arresto – per padre Gratien Alabi. In ogni caso il tempo corre: il 25 aprile scadrà il divieto di espatrio che il Gip Ponticelli ha imposto al sacerdote. Tra poco scopriremo se gli inquirenti decideranno o meno di andare oltre a quel divieto. Ora è tutto nelle mani di padre Faustin.