FIRENZE – Saranno molte le occasioni per visitare la Galleria dell’Accademia di Firenze, oltre i normali giorni di apertura settimanale, grazie alle iniziative introdotte dal MiC-Ministero della Cultura: dalle tradizionali #DomenicalMuseo alle aperture straordinarie, alle Festività nazionali ad ingresso libero.
Si inizia subito dal 2 aprile, per “domenica al museo”, che prevede ogni prima domenica del mese l’accesso gratuito al pubblico. Lunedì 10 aprile, festa di Pasquetta, la Galleria sarà straordinariamente aperta così come i lunedì in mezzo ai ponti (con regolare biglietto a pagamento e prenotazione): il 24 aprile, il primo maggio e il 14 agosto. Mentre, si potrà entrare liberamente al museo senza pagare per l’Anniversario della Liberazione, martedì 25 aprile, per la Festa della Repubblica, venerdì 2 giugno, per la Festa dell’Unità Nazionale, sabato 4 novembre. L’orario rimarrà quello consueto, dalle 8.15 alle 18.50 (ultimo ingresso 18.20). Nei giorni di gratuità non è prevista la prenotazione.
La Galleria dell’Accademia di Firenze è lieta di ospitare il pubblico in queste giornate speciali e di invitarlo a godersi tutte le collezioni permanenti conservate nel museo che spaziano dal Duecento al XIX secolo. Qui si può ammirare il maggior numero di opere scultoree di Michelangelo Buonarroti, raccolte in unico luogo ma anche la straordinaria carrellata di fondi oro, la più importante a livello internazionale. La Gipsoteca, un vero gioiello, riaperta recentemente con un nuovo allestimento, espone oltre 400 gessi, tra busti, bassorilievi, sculture monumentali, modelli originali in gran parte di Lorenzo Bartolini, uno dei maggiori scultori italiani dell’800. Un luogo di grande fascino che ricrea idealmente lo studio di Bartolini, arricchito da una raccolta di dipinti di maestri ottocenteschi che hanno studiato o insegnato all’Accademia di Belle Arti. E infine, per gli appassionati del settore, nella sala degli strumenti musicali si trovano esemplari unici provenienti dalle collezioni private dei granduchi di Toscana, i Medici e i Lorena, come il clavicembalo in legno di cipresso e ebano del 1700 di Bartolomeo Cristofori, il clavicembalo espressivo dell’inglese Thomas Culliford del 1785, uno dei pochi clavicembali inglesi presenti in Italia, e il famoso pianoforte verticale costruito da Domenico Del Mela nel 1739.
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