Siamo tutti un po’ sardi. Almeno per quelle che sono le nostre origini cromosomiche. Ma è solo grazie alla Toscana che possiamo vantare queste origini “isolane”. Battute a parte, a dirlo tutto questo è uno studio internazionale a cui ha partecipato anche il Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa, che ha analizzato la porzione del cromosoma Y a trasmissione esclusivamente maschile e pubblicato sul numero di agosto della rivista Science. In sostanza, dal punto di vista del Dna, la popolazione sarda presenta quasi interamente l’intera gamma di variazioni che si registrano nell’Europa continentale. I ricercatori, spiega una nota dell'ateneo pisano, «hanno potuto combinare dati archeologici e genomici per definire con una precisione senza precedenti la velocità con cui si accumulano le mutazioni su questo cromosoma e ciò ha permesso di ricostruire le diverse fasi di popolamento della Sardegna e di suggerire una “stratigrafia genetica” delle migrazioni preistoriche che hanno plasmato il continente europeo collocando a circa 200 mila anni fa l'antenato capostipite di tutta l'attuale variabilità genetica della nostra specie».
Toscana zona di passaggio cromosomico «Lo studio pisano è di particolare interesse – spiega Sergio Tofanelli, antropologo molecolare del dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa -. perché rimette al centro della ribalta scientifica il cromosoma Y ritenuto poco informativo e marginale in quanto piccolo, diverso nella sequenza e portatore solo di una manciata di geni». In sostanza, il ruolo degli scienziati pisani «è stato quello di avere fornito e analizzato i campioni toscani di Dna, utili per fissare lungo la genealogia del cromosoma Y i principali cambiamenti demografici intervenuti e, quindi, per calibrare il tasso di cambiamento molecolare avvenuto nel corso del tempo – spiega ancora Tofanelli – esistono infatti evidenze molecolari e non molecolari del ruolo cruciale esercitato ripetutamente dalla Toscana come zona di passaggio per il flusso di genti dal continente alle isole del Mediterraneo»