Non si placano le polemiche dopo il "divieto di accesso" per la Fp Cgil al carcere di Ranza (leggi). Mentre la direzione dell'istituto penitenziario di San Gimignano si cela nel silenzio, dopo la denuncia dell'onorevole Pd Susanna Cenni, è la volta del sindaco Giacomo Bassi che tuona contro un atteggiamento «incomprensibile»
Una situazione divenuta insostenibile «Un atto che non fa altro che gettare benzina sul fuoco in una situazione già divenuta insostenibile da diverso tempo come denunciato più volte – prosegue il primo cittadino della città turrita -. Un'azione in assoluta controtendenza con l’impegno che ci siamo assunti da tempo per la risoluzione delle criticità annose legate alla sicurezza del personale penitenziario, al sovraffollamento dei detenuti e alla struttura stessa. Inaccettabile è il silenzio da parte della direzione penitenziaria che si è venuto a legare alla vicenda. E’ un atto che svilisce l’impegno profuso da questa amministrazione e dall’Onorevole Susanna Cenni da sempre attenti alle problematiche e da sempre in prima linea per una risoluzione che, fino ad oggi, ha permesso i livelli di accettabilità».
Sulla strada della risoluzione Gli impegni recenti per la risoluzione dei problemi eppure ci sono stati come ad esempio sono l’ordine del giorno approvato in Parlamento ad hoc su Ranza che invita il Governo a tenere alta l’attenzione, all’interno del decreto legge “svuotacarceri”, sull’istituto sangimignanese. Sulla stessa linea anche e l’individuazione di un garante dei detenuti da parte del Comune.
Meglio il dialogo «Ogni lavoratore ha diritto ad una tutela e ad essere rappresentato da una sigla sindacale – ha concluso il sindaco Bassi -. Anche per questo motivo è inammissibile che l’accesso al carcere siano rimasto interdetto alla Fp Cgil, perlopiù senza alcuna motivazione valida addotta. In questo momento sugli atteggiamenti di chiusura bisognerebbe invece far prevalere il dialogo e la comprensione, nell’interesse di tutti, dai lavoratori agli amministratori, affinché si riesca tutti insieme a trovare una soluzione a dei problemi che altrimenti rischiano di rimanere irrisolti»
L'intervento del PD locale Alle parole del sindaco di San Gimignano fanno eco quelle di Niccolò Guicciardini, segretario del Partito Democratico sotto le torri: «Vista la difficile situazione in cui versa l’istituto di reclusione di Ranza e i numerosi gravi problemi che mettono a rischio l’incolumità degli agenti di polizia penitenziaria e degli stessi detenuti, riteniamo inaccettabile il comportamento dei giorni scorsi della dirigenza provvisoria del carcere. Siamo vicini agli agenti penitenziari, che ogni giorno svolgono il loro lavoro in una struttura con grandi difficoltà e, soprattutto, in condizioni disagiate, dovute alla scarsità di personale e al contemporaneo esubero dei detenuti. Il Pd segue con costante attenzione le problematiche legate a questa struttura e intendiamo mantenere alta l’attenzione per i lavoratori e per il rispetto dei diritti dei detenuti. Per questo ci auguriamo che al più presto venga risolta la questione della mancata assemblea del sindacato, per capire soprattutto le motivazioni e le dinamiche di questa decisione».