Tiziano Pieretti presidente sezione carta Confindustria Toscana Nord

Il settore cartario del distretto Lucca-Pistoia nel 2020 ha fatto registrare un calo del fatturato del – 5,1% rispetto all’anno precedente, tiene l’export che ha registrato un leggero incremento dello 0,9%.

A fare il punto sul comparto cartario che, nonostante l’anno del Covid ha fatto registrare una tra le migliori performance italiane, Confindustria Toscana Nord che sottolinea come tuttavia “anche questo settore” abbia “motivi di preoccupazione dovuti essenzialmente a forti incrementi dei costi di produzione, determinati da molteplici fattori che vanno dai prezzi delle materie prime alla bolletta energetica”.

“Quello dei costi è un capitolo dolente per il nostro settore; lo è costantemente e in particolare in questi mesi – commenta il presidente della sezione Carta e cartotecnica di Confindustria Toscana Nord Tiziano Pieretti -. Nel caso delle materie prime c’è anche un altro problema, ancora più insidioso: la disponibilità stessa di carta da macero.

La raccolta è diminuita, soprattutto a causa della ridotta attività di negozi e di servizi come la ristorazione; all’estero si segnalano anche significativi disservizi nella raccolta differenziata domestica. Nello stesso tempo le necessità di materia prima di riciclo sono aumentate, anche per una più forte sensibilità ambientale di per sé encomiabile ma che in questo contesto contribuisce alla tensione sui prezzi e alle crescenti difficoltà di reperimento della carta da macero.

GLI EFFETTI SUI PREZZI 

Gli effetti sui prezzi sono clamorosi: quello che pagavamo appena un anno fa deve essere moltiplicato oggi per dieci o per dodici. Per la cellulosa vergine il quadro è meno drammatico, ma comunque parliamo di incrementi che a seconda delle tipologie vanno dal 20% al 25%; gli aumentati consumi soprattutto in Asia incidono pesantemente.”