«Situazione lavorativa drammatica e fase economica che è la più grave degli ultimi 60 anni». Con queste parole il segretario Cgil Siena Claudio Guggiari descrive il quadro occupazionale provinciale alla luce dei numeri sul primo semestre 2012 che ha fatto registrare un tasso di disoccupazione del 10,5% e raggiunge il 33,9% nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni. «Un dato assolutamente preoccupante anche rapportato alla media regionale – ha commentato Guggiari – dove si registra una disoccupazione che si attesta in media al 7%». Analogamente le nuove iscrizioni nelle liste di mobilità a Siena per il primo semestre 2012 vedono un incremento rispetto allo stesso periodo del 2011 del 50,4%, contro il 20,3% toscano. Le assunzioni del 2012, da gennaio a giugno, sono state 31.232, di queste solo 1957, circa il 6%, a tempo indeterminato. «Regna il precariato – ha aggiunto ancora il segretario Cgil – e adesso occorre quanto prima che lo Stato garantisca i finanziamenti per gli ammortizzatori sociali». In tutto il 2012 nella provincia senese le ore totali autorizzate nel ricorso agli ammortizzatori sociali sono state 3.391.033 con un incremento del 33,69% sull’anno precedente.
Imprese in diminuzione e ricette contro la crisi Sono questi soltanto alcuni dei numeri e delle considerazioni sullo stato di salute del sistema occupazionale senese. Un panorama che vede scoppiare vertenze di giorno in giorno e che, soprattutto, vede solo nubi all’orizzonte. Basti pensare che in provincia di Siena il numero delle imprese registrate a settembre 2012 diminuisce di 42 unità rispetto al settembre 2011 (-0,1%). La forma giuridica più diffusa fra le imprese è la ditta individuale, che rappresenta il 52,8%, comunque in calo rispetto allo stesso periodo del 2011. Nella nostra provincia, inoltre, prevalgono le imprese del terziario, pari al 51,4%. Secondo è il settore industriale, pari al 25,4% del totale, seguito da quello agricolo con il 19,3% (il 3,9% rappresenta settori non classificati). Le ricette contro la crisi secondo Guggiari sono: «Capacità di stare sul mercato, formazione professionale, innovazione di prodotto, diversificazione e specializzazione. Solo così si potrà puntare su una struttura d’impresa più forte»
Il caso Mps La situazione del Monte dei Paschi di Siena «è preoccupante soprattutto a partire dalle condizioni dei lavoratori che stanno facendo immani sacrifici per cercare di riportare questa banca, come credo avverrà, in una condizione di tranquillità”. A dirlo il segretario generale della Cgil Siena Claudio Guggiari che si è detto convinto che “quello che sta facendo il nuovo management va incoraggiato e ci vuole una responsabilità complessiva e io penso , mi auspico e chiedo che tutte le parti tornino al tavolo delle trattative in modo che possano essere trovate quelle condizioni che, responsabilizzando tutti, riescano a traghettare la banca in condizione di tranquillità”. Sull’accordo quadro tra azienda e sindacati per il rilancio della banca non sottoscritto da Fisac Cgil, Guggiari ha poi aggiunto: “Fisac ha fatto percorso contrattuale con assemblee e risultati certificati che hanno visto la partecipazione di tanti lavoratori e lavoratrici e il responso è stato chiaro: la stragrande maggioranza ha rifiutato l’accordo che è stato sottoscritto da altri. Penso che non bisogna rimanere fermi a questo dato: anche Fisac Cgil ha bene in mente la situazione sempre più complicata ma la proposta di riorganizzazione deve tornare sul tavolo delle trattative e deve vedere tutti, anche la Fisac insieme agli altri soggetti, impegnati in un progetto che abbia come obiettivo principale quello di mantenere l’occupazione». E poi ha aggiunto: «La situazione Mps è condizionata dalla finanziarizzazione dell’economia. Dobbiamo concentrarsi sull’aspetto del lavoro. Non è più tempo dei facili guadagni e le poche risorse a disposizione vanno concentrate sul tema del lavoro».
Verità a galla su inchiesta Mps e controlli bilanci comunali Riflettori puntati su Siena, dall’inchiesta Mps ai controlli degli ispettori ministeriali sui bilanci comunali. Il segretario Cgil Claudio Guggiari fa appello alla trasparenza: «bisogna chiedere che venga a galla la verità nel più breve tempo possibile perché come territorio abbiamo bisogno anche moralmente di riprendere un cammino. Se ci sono le condizioni, e questo lo sanno gli inquirenti, che emerga tutto quello che è stato fatto di illegittimo, si trovino la verità e i responsabili e questi paghino. Solo così sarà possibile tornare a vivere superando questi giorni tristi e bui per noi».
Record di tesserati In questo difficilissimo contesto la Camera del Lavoro di Siena nel 2012 ha raggiunto il punto più alto sul tesseramento nella sua ultra-centenaria storia: 57.189 iscritti, segnando un +215 sul 2011. Il dato, se si escludono i cittadini non ancora in età lavorativa, rappresenta (con il 24,55%) un quarto della popolazione residente con almeno 14 anni di età (pari a 232.919 unità su 266.621). Evidentemente esso esprime una nostra vivacità e capacità di interpretarne i bisogni e sappiamo quanto questo ci sarà ancora utile. Da sottolineare, però, come le defezioni e il segno meno alla voce tesseramenti si registri in quei settori che negli ultimi mesi stanno affrontando le maggiori difficoltà: Fillea (edili, legno e affini) -311; FP (pubblici) -17; FLC (conoscenza, università, scuola) -170; FISAC (assicurazioni e credito) -33.