Settemila persone saranno allontanate dalle proprie abitazioni per disinnescare un ordigno bellico inesploso della Seconda Guerra Mondiale. Succederà domenica 18 maggio nella zona tra i territori di Sesto Fiorentino e Calenzano. Oltre l’evacuazione dei residenti, sono previsti anche il blocco momentaneo della circolazione stradale e il divieto di sorvolo aereo della zona. Il Prefetto di Firenze Luigi Varratta, illustrando il piano, ha rassicurato i cittadini: «Siamo tenuti a prendere tutte le precauzioni del caso – ha spiegato Varratta – per garantire la sicurezza dei cittadini, ma la gente può stare tranquilla. Le operazioni si svolgeranno nei tempi previsti e il disagio sarà limitato a due o tre ore. Le abitazioni vuote saranno sorvegliate dalle forze dell’ordine e dalla polizia municipale per evitare che qualche malintenzionato faccia incursioni indesiderate approfittando della situazione».
Il crono programma del disinnesco Abitazioni ed edifici dovranno essere lasciati entro le ore 9 di domenica. Il via alle operazioni sarà dato dalla sirena della Ginori (due suoni di quindici secondi ciascuno). Un suono prolungato di trenta secondi indicherà invece la fine degli interventi. «Chi non è in grado di organizzarsi autonomamente – spiega la Prefettura in una nota -, potrà trascorrere il tempo necessario nei centri di accoglienza predisposti alla Misericordia di Sesto Fiorentino (piazza S. Francesco 37), alla Casa del Popolo di Querceto (via Napoli 79), al Circolo 8 Marzo (viale Ariosto 210) e all’associazione Auser (via Pasolini 105), a partire dalle ore 8». La rimozione delle spolette e il successivo brillamento saranno effettuati dagli artificieri dal Nucleo E.o.d . del Genio ferrovieri dell’esercito di stanza a Castelmaggiore (Bologna). Allertate, come prevede la procedura, le strutture ospedaliere. Al termine del disinnesco, l’ordigno sarà trasportato, alla miniera di Monsavano, nel comune di Pelago (Firenze), dove verrà fatto brillare in sicurezza