boccia«Queste questioni non sono territoriali, né di categoria, ma progetti-Paese su cui spingere per attivare domanda e riattivare investimenti pubblici, nell’interesse di un Paese attrattivo sia in una logica turistica che in una logica industriale». Così il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia in merito all’aeroporto e del sotto attraversamento dell’Alta velocità a Firenze.«Un aeroporto migliore a Firenze significa attrarre turisti, e attrarre turisti significa attrarre valuta» ha aggiunto Boccia.

aeroporto-peretola-firenze.jpg Rossi: «C’è una priorità assoluta: aeroporto, aeroporto, aeroporto» Proprio sulle questioni Tav e aeroporto di Firenze è intervenuto a margine dell’assemblea di Confindustria il governatore della Toscana, Enrico Rossi. «Noi abbiamo un incontro a Roma sulla vicenda Tav. Io sono per discutere tutto. Il ministro Delrio ha senz’altro ragione, si può ridiscutere di opere di vent’anni fa, il che aggiungo io sommessamente non ci si metta altri vent’anni, perchè «di vent’anni in vent’anni sul lungo periodo», diceva Keynes, «siamo tutti morti». Noi vogliamo vivere e vedere qualcosa». Sulle grandi opere, il governatore della Toscana ha sottolineato: «La mia opinione è che c’è una priorità assoluta: aeroporto, aeroporto, aeroporto». Su un rinnovamento dello scalo aeroportuale di Firenze, il presidente della Regione Toscana ha concluso: «I pisani capiranno presto che se l’aeroporto di Firenze non si farà, tutto orbiterà su Bologna e la competitività dei territori per quanto ci riguarda cadrà precipitevolissimevolmente a favore dell’Emilia Romagna e della città di Bologna. Nel cadere la nostra competitività, cadrà anche Pisa».

Nardella: «l problema non è bloccare la Tav, è sbloccarla» Sulla Tav il sindaco di Firenze Dario Nardella ha sottolineato che «considero ragionevoli le ragioni del governatore Rossi. Qui il dato è molto chiaro. Sono due anni che il cantiere della Tav è sostanzialmente bloccato. Il problema non è bloccarla, è sbloccarla. Io la voglio sbloccare. Io ho posto con forza il tema di come si vuole sbloccare questa opera pubblica e se ci sono le condizioni per un progetto che è ormai molto datato. Queste condizioni ce le deve far vedere Ferrovie che ha in mano sia i finanziamenti che la progettazione. Trovo ragionevole che si faccia una verifica di questo tipo perché la mia preoccupazione è stata esattamente quella di portare benefici e risultati attesi da 20 anni. A me risulta che Rfi deve presentare le opzioni tecniche. Di fronte a queste la politica può indicare un’alternativa. Se non è possibile indicare un’alternativa dobbiamo fare i conti con un’opera che ad oggi non fa un passo in avanti».