“Positivo il lavoro svolto dalla Regione Toscana sulla crisi della diga di Montedoglio, apprendiamo con soddisfazione che le attuali condizioni di invaso ridotto è in grado di soddisfare gli usi prioritari delle acque programmati da Toscana e Umbria fino al 2013, e quindi anche quelli irrigui per l’agricoltura”. Lo sottolinea il presidente della Cia Toscana Giordano Pascucci, in seguito alla partecipazione alla riunione che si tenuta nella serata di ieri ad Arezzo, con gli assessori regionali all’agricoltura.


Sicurezza per il futuro – “Superata l’emergenza è fondamentale, adesso, che la diga di Montedoglio – aggiunge Pascucci – venga messa in sicurezza per evitare che in futuro si verifichino situazioni simili, per gli abitanti e per il settore agricolo. Inoltre, questi interventi dovranno essere finalizzati al collaudo dell’impianto”. La Cia Toscana ricorda che per l’Ente irriguo umbro-toscano, è prevista la chiusura il prossimo 6 novembre, ed il trasferimento della proprietà alle Regioni (Toscana e Umbria). “Per quel momento – precisa Pascucci – dovranno essere fatte le modifiche per il collaudo; definito il soggetto gestore e il coinvolgimento degli enti locali e organizzazioni di categoria. E’ importante – prosegue il presidente Pascucci – che l’Ente irriguo umbro toscano possa mettere a disposizione delle associazioni agricole una relazione scritta, di carattere informativo per rispondere ai quesiti e alle richieste di chiarimento da noi avanzate. Mentre, abbiamo appreso, che sui risarcimenti dei danni subiti da alcune aziende agricole toscane – conclude il presidente della Cia regionale – bisognerà attendere l’esito del procedimento giudiziario, nonché la necessità di istruire pratiche documentate perché, non trattandosi di danni causati da calamità naturali”.


Firenze

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