lucchiniTutto rimandato a martedì. Questa mattina il Commissario straordinario della Lucchini Piero Nardi ha consegnato il dossier al Ministero dello Sviluppo Economico in cui illustra le offerte presentate dai due gruppi interessati all’acquisizione delle acciaierie: l’indiana Jindal e l’algerina Cevital.

«Marcate differenze nei due piani presentati» «Il comitato di sorveglianza della Lucchini ha esaminato la relazione del commissario straordinario» si legge nella nota dell’azienda, in cui si comunica che il comitato stesso si è aggiornato a martedì. L’esame delle offerte «ha richiesto particolare attenzione sia in rapporto alle valutazioni fornite a suo tempo dal commissario sui valori degli asset posti in vendita, sia in relazione alla complessità delle due offerte, che presentano marcate differenze nei rispettivi piani industriali e nei perimetri oggetto delle offerte stesse».

Cevital favorita Marcate differenze, come noto. La Cevital infatti sembra in vantaggio sulla concorrente, forte di un piano industriale che prevede l’acquisizione dei tre laminatoi più la realizzazione di un quarto, la costruzione di due forni elettrici (il primo entro due anni) e anche di un impianto agroalimentare (settore in cui gli algerini sono leader) su un’area che la società bonificherà a sue spese. Al contrario Jindal, società storica nel mondo della siderurgia a livello mondiale, si è offerta soltanto di comprare i laminatoi, lasciando aperta la possibilità di costruire un forno elettrico, senza però inserire l’impianto nell’offerta.

La Regione esce allo scoperto: «Offerta Cevital più confacente a nostre esigenze» Sì, le differenze sono davvero marcate. Tant’è che anche la Regione Toscana esce allo scoperto. «La posizione della giunta toscana è a favore di una proposta che sia in grado di garantire il massimo dell’occupazione e l’area a caldo – dice l’assessore allo Sviluppo Gianfranco Simoncini – Da questo punto di vista, se non ci saranno novità rispetto alle proposte presentate prima dell’ultima fase, quella algerina sembra oggettivamente più confacente a queste nostre esigenze». Ora non resta che aspettare martedì. «A questo punto – conferma l’assessore – aspettiamo di conoscere l’entità vera delle proposte e quali saranno le decisioni che il comitato di sorveglianza sottoporrà al governo».