In oltre 2 mila persone a Larderello (Pisa) per dire “no” al taglio degli incentivi per la geotermia ipotizzato dal Ministero dello Sviluppo economico. In piazza sabato scorso sono scesi sindacati, partiti, rappresentanti dei Comuni geotermici toscani e cittadini. Il comparto geotermico in Toscana dà lavoro a circa 3 mila addetti nelle province di Pisa, Siena e Grosseto. «Difendiamo – hanno spiegato gli organizzatori le ricchezze che la natura ci ha dato tutelando sempre di più l’ambiente in cui viviamo. Difendiamo le conoscenze e il lavoro che ci sono stati tramandati e non permettiamo che su di essi prevalgano l’ignoranza, la supponenza e il calcolo politico. No al decreto con l’esclusione della geotermia dalle energie rinnovabili e dagli incentivi».
Buselli (Volterra): «Bisogna ascolatre i territori» In piazza anche il Comune di Volterra rappresentato dal sindaco Marco Buselli per portare solidarietà ai Comuni geotermici. «Basterebbe venire a Larderello mezza giornata, per capire che una porzione importante di territorio vive quasi esclusivamente di questa risorsa – ha detto il primo cittadino della città etrusca – . Qualcuno si è chiesto che succede se si stacca la spina? Come i sindaci delle aree geotermiche sono scesi in piazza per l’Ospedale, Volterra doverosamente è stata presente a Larderello, anche per sottolineare il principio per cui si devono ascoltare i territori, senza calare le scelte dall’alto, spesso senza neanche calcolarne i potenziali effetti. Se, nel rispetto delle singole identità di ciascuno, riusciremo a sentire nostra ogni parte del territorio e nostri i problemi e le speranze del territorio stesso, saremo più forti e più incisivi, sulle battaglie e le sfide da affrontare nel presente ed in prospettiva».