FIRENZE – Un detenuto italiano poco più che trentenne è deceduto nel carcere fiorentino di Sollicciano Firenze: la morte “sembrerebbe dovuta a una overdose”.
A renderlo noto il segretario Uilpa polizia penitenziaria Eleuterio Grieco, che in una nota parla di “ennesima morte” e di una “strage infinita nel penitenziario fiorentino che non trova soluzione”.
Quest’anno sempre a Sollicciano sono morti altri due detenuti, entrambi suicidi: un 25enne egiziano che si è tolto la vita il 3 gennaio e un 39enne romeno, deceduto lo scorso 15 febbraio.
Secondo quanto spiega il sindacato, il detenuto italiano sarebbe stato “colto da malore all’interno della cella del carcere per poi essere condotto nell’ospedale dal personale di polizia penitenziaria”: “Sembrerebbe che siano state trovate siringhe e materiale per uso di stupefacenti”.
Da mesi, afferma Greco, come Uilpa polizia penitenziaria “denunciamo che il carcere di Sollicciano è fuori controllo ed abbiamo ribadito la necessita di avere una direzione stabile e un comando che riporti l’ordine e la sicurezza nei reparti di detenzione oltre a tutto quello che manca per la sua normale funzionalità. Da mesi diciamo al provveditore regionale che dobbiamo incontrarci e parlare di Firenze Sollicciano e di tutti i suoi problemi, ma sembra che si è di fronte ad un muro di gomma, oltre al fatto che manca anche in rispetto delle rappresentanze sindacali dal momento che non si accoglie l’incontro. A questo punto chiediamo che si apra immediatamente un tavolo al Dap e si inizi a mettere al centro la catena di responsabilità di questa amministrazione che sembrerebbe divenuta insensibile dinanzi alla vita umana”.