Sessantacinque milioni per i Comuni toscani. La giunta regionale ha deciso nei giorni scorsi di cedere 65 milioni della propria capacita' di spesa agli enti locali.

Boccata d'ossigeno Si tratta di una deroga ai tetti del patto di stabilità, fissati dal governo per tenere a freno la spesa pubblica e sotto controllo l'indebitamento, ma che costringono da tempo molte amministrazioni locali a rinviare lavori ed investimenti o addirittura impediscono di pagare le aziende che quei lavori li hanno gia' fatti, nonostante in cassa i soldi ci siano. in cambio dei 65 milioni della propria capacita' di spesa ceduta agli enti locali la Regione potra' reclamare dal governo un contributo di 54 milioni finalizzato a ridurre il proprio indebitamento. L'anno scorso furono 55 i milioni ridistribuiti dalla Regione agli enti locali.

I beneficiari Sono 137, su 287 in tutta la Toscana, i Comuni che ne potranno beneficiare e con i 65 milioni di maggiore spesa autorizzata potra' essere accorciato l'elenco delle fatture non ancore saldate Le maggiori quote, in cifre assolute, sono andate ai capoluoghi di provincia. Firenze primeggia con 13 milioni e 592 mila euro di maggiore spesa autorizzata, ad Arezzo quasi 1 milione e 668 mila euro, Massa 1 milione e 273 mila, Carrara 1 milione e 595 mila, Grosseto 893 mila, Livorno 3 milioni e 944 mila, Lucca 2 milioni e 88 mila, Pisa 1 milione e 348 mila, Pistoia 1 milione e 531 mila, Prato 2 milioni e 246 mila, Siena 1 milione e 985 mila. Sopra il milione di maggiore spesa autorizzata anche Viareggio (1 milione e 348 mila), Pontedera (1 milione e 109 mila) e Piombino (1 milione e 482 mila).

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