E venne il giorno del derby europeo. Dopo la sorpresa arrivata dall’urna dieci giorni fa che ha visto delle cinque squadre italiane arrivate agli ottavi di finale di Europa League, l’abbinamento dal sapore di Serie A fra Fiorentina e Roma, è giunta la prima delle due serate che vedranno opposte le formazioni guidate da Vincenzo Montella e Rudi Garcia giocarsi un posto per diventare le migliori otto della seconda competizione continentale per club.
Il “pre” Fiorentina-Roma Se da una parte la vigilia è stata caratterizzata dalla bella iniziativa nata congiuntamente dai due comuni presieduti da Dario Nardella e da Ignazio Marino che farà si che i principali musei di Firenze e Roma saranno aperti e gratuiti per i possessori dei tagliandi per le due gare, con anche la Figc che si è unita, lasciando l’ingresso aperto al Museo del Calcio di Coverciano; sul piano tecnico Fiorentina e Roma si presentano tutt’altro che al meglio, sia fisicamente che moralmente.
La sorpresa di Montella I viola, già privi da inizio stagione di Giuseppe Rossi e poi anche di Bernardeschi, e non potendo contare su Gilardino e Diamanti non inseriti negli elementi utilizzabili nelle competizioni Uefa, hanno Mario Gomez infortunato e Babacar non al meglio. Proprio quest’ultimo però potrebbe essere la grande sorpresa del tecnico Vincenzo Montella che a poche ore dalla gara contro la Roma, parlando dell’attaccante senegalese ha detto: «Babacar sta bene, si è allenato anche alla vigilia. È guarito clinicamente, in questi casi c’è un po’ di titubanza o di paura sia da parte sua che da parte nostra ma valuteremo a poche ore dal match. Non credo che quando un giocatore è allenato possa essere influenzato dai dieci giorni di inattività da utilizzo sul campo».
La Roma a Firenze senza Totti Dall’altra parte i giallorossi, reduci dalla peggior partita della stagione, come l’ha definita il proprio tecnico Rudi Garcia, ovvero quella di Verona di domenica scorsa contro il Chievo, sono partiti per Firenze senza il capitano e simbolo assoluto della formazione dei lupacchiotti, alias Francesco Totti. Anche la Roma avrà un parco attaccanti deficitario stante le condizioni precarie del neo acquisto Doumbia, della mancata convocazione di Suazo, e dallo stato di forma di Gervinho che da quando è tornato dalla Coppa d’Africa, vinta con la sua Costa d’Avorio, sembra suo fratello scarso. Ecco che così la responsabilità dell’attacco giallorosso peserà tutto o quasi sulle spalle di Adem Ljajic, un ex fra l’altro, che a Firenze era conosciuto più per la sua vita privata un po’ troppo rock and roll, e che invece nella Capitale, sponda giallorossa, si sta affermando a grandi livelli. «Come fermarlo? Gli manderò in camera play-station e Nutella», ha scherzato alla vigilia Montella parlando del classe ’91 di Novi Pazar. «Lo ha detto perché mi conosce e ha voluto prendersi gioco di me», ha risposto lo stesso Ljajic dal ritiro della Roma, in pieno centro a Firenze. Nel frattempo la zona dello stadio Franchi è già sotto controllo dalla giornata di mercoledì. Non è atteso il grande pubblico (poco più di 25mila tagliandi venduti alla vigilia, con diretta su Rete 4 dalle ore 21), anche se saranno quasi 3mila i tifosi giallorossi. Tribuna autorità annunciata con presenze di primo livello fra cui i fratelli Diego ed Andrea Della Valle. La vetrina Europa, fosse anche quella dell’ex Coppa Uefa, porta soldi e prestigio, ed i proprietari viola vogliono assolutamente provare ad alzare un trofeo dopo oltre dodici anni da azionisti di maggioranza della Fiorentina.