Penultimo turno di Serie A ed il campionato sostanzialmente finisce qui. È l’affondo di Cuadrado a promuovere definitivamente la Fiorentina che conquista matematicamente il quarto posto in classifica e, allo stesso tempo, condannare definitivamente il Livorno alla Serie B, insieme al Catania e al Bologna. Umori opposti al termine della partita per viola e labronici – e non potrebbe essere altrimenti – anche se, sulla sponda fiorentina il disagio di Vincenzo Montella che alimenta voci sul suo futuro non fanno godere a pieno una festa per un piazzamento ed una stagione comunque positiva, tra finale di Coppa Italia e piccole grandi gioie per il pubblico gigliato. Una su tutte il 4-2 di rimonta rifilato alla Juve.
Il futuro di Montella «È più facile peggiorare che migliorare con gli stessi uomini e lo stesso allenatore», aveva detto Montella chiedendo rinforzi e il mantenimento dei migliori. «È una grandissima soddisfazione essere arrivati anche quest’anno al quarto posto. Riconfermarsi nel calcio è sempre difficilissimo, lo abbiamo fatto, siamo arrivati in finale di Coppa Italia, siamo arrivati agli ottavi di Europa League, con cinque vittorie nel girone di qualificazione. Siamo una squadra che continuerà a crescere anche in futuro, nella testa e nelle ambizioni». Così ha provato a chiudere il caso il ds viola Daniele Pradè al termine della partita: «La nostra testa è in linea con quella del nostro allenatore, ovvero crescere sempre – ha proseguito il ds gigliato -. Dovremmo essere bravi, sbagliare il meno possibile, con una proprietà che ci e’ sempre vicina in ogni nostra cosa, siamo fortemente ambiziosi». Sul tema è intervenuto anche il diretto interessato. «Voglio capire – ha detto Montella nel postgara – credo di avere uomini di primo livello. Vediamo con la società cosa ci attende: ma io non voglio decrescere, la mia professione me lo impone».
Veleni su Rossi Ma se queste battuta fanno parte della classica dialettica di fine campionato, ciò che non si aspettava nessuno sono stati i cori dei tifosi del Livorno contro Giuseppe Rossi: «Rossi salta con noi», «Rinaudo spezzagli una gamba» e «in Brasile in carrozzella», tutto in riferimento all’infortunio subito dal numero 49 nel girone d’andata. Su Twitter, è stata la fidanzata del calciatore, Jenna Lynn, a difendere il suo compagno: «Odio i fans del Livorno. Come osano?». Poi mezz’ora dopo la stessa Lynn ha esultato per gli amaranto in B.
Veleni livornesi Momenti di assoluta rabbia e frustrazione per la piazza livornese già sconquassato dalla trattativa in corso per la cessione della società di Aldo Spinelli, dopo 15 anni di calcio, al gruppo romano che fa capo a Stefano Bandecchi, poco gradito dalla tifoseria amaranto per i suoi trascorsi politici in Forza Italia. «Squadra e società senza dignità» è lo striscione che comparso in curva Nord, poco prima dell’inizio, insieme all’altro: «Spinelli vattene». Poi culminata con la retrocessione al termine dei 90’ di gioco. «Qui mi sono sentito sempre a casa – ha detto l’allenatore del Livorno Davide Nicola a fine partita – sono dispiaciuto per la retrocessione, ma sono sereno, perché dopo una partita come oggi so che i ragazzi hanno dato tutto e mi hanno seguito parola per parola. Ho visto una squadra con un’identità precisa con la voglia di credere fino all’ultimo nell’impresa che poi e’ diventata miracolo, anche con quell’1% di speranza che ci rimaneva. Io ho ricevuto tanto e volevo dare tanto». Ma intanto il Livorno saluta la Serie A dopo una sola annata di militanza nel massimo campionato.