Democratici contro. Non si arresta lo scontro dentro il Partito Democratico di Siena. Oggi gli uomini del Pd cittadino anziché trovarsi in una sezione o circolo per discutere di programmi e alleanze si sono dati appuntamento in un'aula di Tribunale per far decidere al giudice civile se sia legittima o meno la esclusione di un gruppo di iscritti al partito facenti parte dell’area ex Margherita (leggi), rei (secondo il regolamento delle primarie) di aver fatto cadere la giunta Ceccuzzi nel maggio scorso (leggi).

Il codice civile e il Giudice istruttore Il ricorso di annullamento del regolamento si appoggia sull’articolo 23 del codice civile che tutela gli associati quando una deliberazione dell’assemblea di un’associazione, in questo caso del partito, è «contraria alla legge, all'atto costitutivo o allo statuto». Incriminato è l'articolo 4 comma 3 del regolamento che esclude esplicitamente dalle primarie i «consiglieri comunali che nel precedente mandato, siano venuti meno al rispetto degli impegni assunti con gli elettori di centrosinistra provocando la crisi al Comune di Siena e consegnandolo all’attuale gestione commissariale; coloro che abbiano sostenuto pubblicamente, in modo documentabile, oggettivo ed inequivocabile, a titolo personale o in forma collettiva o associata, l’iniziativa e l’azione politica degli otto consiglieri comunali della maggioranza uscente che hanno prodotto la crisi al Comune di Siena; coloro che siano incorsi in procedimenti disciplinari di sospensione o espulsione dall’appartenenza ad uno dei partiti di cui all’art. 1 comma 2; coloro che appartengano nelle assemblee elettive a gruppi rappresentativi di forze diverse da quelle cui all’art. 1 comma 2 od hanno fatto parte di gruppi consiliari che hanno causato la crisi al comune di Siena; coloro che nelle competizioni elettorali degli ultimi 6 anni abbiano sottoscritto o siano stati candidati di liste o soggetti politici diversi dalle forze di cui all’art. 1 comma 2 o le abbiano rappresentate presso i seggi elettorali».

L’annullamento può essere deciso su istanza degli organi dell'ente, di qualunque associato o del pubblico ministero. Dopo che questa mattina le parti si sono trovate e dopo che sono stati sentiti i responsabili estensori dello stesso regolamento, adesso la parola spetta al giudice istruttore, dottor Bernardini, che deciderà nei prossimi giorni.

Oggi si è consumato un altro capitolo di stracci volati in casa del partito (leggi) sempre più parzialmente democratico.