SIENA – Gli Italiani hanno deciso di mandare la Destra a governare il Paese. Auspicando che non mettano in discussione i diritti acquisiti e le fondamenta della Costituzione Repubblicana, vedremo cosa faranno per famiglie e imprese, dopo le diverse promesse elettorali di Meloni, Salvini e l’intramontabile Berlusconi, oltre gli altri del cdx.

A 30 anni da Tangentopoli, quel cambiamento cruento non ha prodotto un sistema politico migliore. Infatti, mentre prima l’Italia cresceva gradatamente sia economicamente sia sul piano dei diritti civili, adesso l’arretramento economico e sociale del Paese è purtroppo una realtà. Finita la seconda Repubblica, quella del maggioritario, occorre ridare agli ideali ai programmi il primato della politica superando la stagione dei movimenti e dei partiti personali. Il progetto del PD partorito 15 anni fa, ha distrutto la sinistra Riformista, seppur con la segreteria di Renzi aderirono al Partito Socialista Europeo; di fatto però, in Italia, hanno sempre abiurato il sostantivo Socialista. Insomma: Socialisti in Europa e Democratici in Italia.

Anche Renzi e Calenda non hanno più come riferimento il PSE ma hanno abbracciato Renew Europe di Macron. Il PD, se rimane tale, e non fa una Bad Godesberg Italiana, per il PSI e per tutti i Socialisti sparsi da più parti non rimane che dare comunque il via ad una Costituente Socialista che indichi all’Italia un Partito impegnato per i problemi dei cittadini e delle imprese, fuori da logiche altrui; rilanciando un Socialismo del Terzo Millennio che s’impegni per uno Stato più snello, un sistema fiscale più equo e progressivo, servizi ed assistenza in base al reddito, formazione per l’avviamento al lavoro, ampliamento dei diritti civili e doveri chiari dati da una giustizia rapida ed equa. Sostegno a chi non può lavorare ma no all’assistenzialismo. Libertà, scuola e lavoro cardini per una
società più giusta.

Il PSI lanci un appello nazionale per una Costituente Socialista per il Progetto Socialista per l’Italia e non rimanga in un ridotto, magari a litigare.

Giorgio Del Ciondolo
Consiglio Nazionale PSI