Un detenuto italiano di 55 anni, in trattamento per tossicodipendenti, è morto ieri nel carcere fiorentino di Sollicciano. A darne notizia oggi e’ l’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) attraverso il segretario generale Leo Beneduci. «Il detenuto – spiega il sindacato – aveva assunto da non molto tempo la prevista quantità di metadone e il malore che lo ha colto è assai probabile che sia stato provocato dalla contemporanea assunzione di altre sostanze come purtroppo già accaduto nello stesso carcere, in particolare nella limitrofa sezione femminile».
Un triste primato Per quanto è dato di conoscere, il fatto che si tratti dell’ottavo morto dall’inizio dell’anno nel carcere di Sollicciano – rileva Beneduci -, «non sembrerebbe aver destato particolari preoccupazioni nei vertici locali, regionali e nazionali dell’amministrazione penitenziaria, nonostante che quella del carcere fiorentino sia la più alta percentuale di decessi in cella sul territorio nazionale e non solo».