Il Palio alla mossa è indubbiamente quello delle strategie, della sorte e della lucidità. In queste quattro prove della carriera dell’Assunta non a caso abbiamo visto alcune difficoltà nell’allineamento, caratterizzate dalla voglia dei fantini di trovare i giusti accorgimenti.
Ad essere i più arzilli all’interno dei due canapi sono stati i cavalli che hanno fatto saltare i popoli al momento dell’assegnazione: Oppio ha confermato un po’ di riottosità e al tempo stesso una potenza notevole, Morosita Prima si crea lo spazio appoggiandosi prima a destra e poi a sinistra, Preziosa Penelope si alza con gli anteriori, Mississippi freme dalla voglia di correre e non vuole aspettare neppure il mortaretto per uscire dall’entrone.
Si tratta dunque di indicazioni importanti anche sul carattere di quelli che sono considerati cavalli migliori, e al tempo stesso impegnativi. È banale affermare che, per le strategie da mettere sul tufo, sarà determinante la rincorsa, utile invece notare come nelle prove anche il mossiere abbia dato dei segnali all’insegna della ricerca della mossa perfetta e della pazienza nella ricerca dell’allineamento.
Uno dei momenti di maggiore tensione per i senesi e di difficilissima comprensione per tutto il resto del mondo, è a tutti gli effetti il fattore che potrebbe determinare le sorti di una contrada e di un fantino, l’istante decisivo per scandire il minuto e 15 secondi circa di battiti accelerati.
Verrebbe da dire, pensando a domani sera, «datevi una mossa», restando curiosamente alla finestra a godersi lo spettacolo.