Firenze, Cattedrale di Santa Maria del Fiore. La Divina Commedia di Dante, Domenico di Michelino (1465)

Trentatrè lapidi dantesche con terzine della Divina Commedia geolocalizzate sul territorio fiorentino e rese disponibili in formato open data per la consultazione. È l’iniziativa lanciata sul portale OpenData del Comune di Firenze in occasione dell’Open Data Day 2021 di domani 6 marzo.

Un modo per rendere accessibili, nell’anno delle celebrazioni del 700esimo anniversario della morte di Dante, le iscrizioni dedicate ai versi del Sommo Poeta delle quali è ora possibile consultare la trascrizione e un utilizzo in formato aperto. Con le lapidi dantesche salgono a 1850  i dataset rilasciati dalla direzione Sistemi informativi sul portale OpenData del Comune di Firenze.

Assessore all’innovazione Del Re: «Occasione anche per creare ancora nuovi itinerari a disposizione di cittadini, guide turistiche e pellegrini»

«Il progetto delle lapidi dantesche risale agli inizi del 900 – ha detto l’assessore all’Innovazione e sistemi informativi Cecilia Del Re – quando, su iniziativa del Comune di Firenze, vennero collocate sul territorio dopo essere state vagliate da un’apposita commissione. A oltre un secolo di distanza, in occasione delle celebrazioni dantesche, abbiamo voluto rendere omaggio al Sommo Poeta mettendo a disposizione dei cittadini le informazioni e i dati che l’Amministrazione possiede a riguardo. Un modo per facilitare la lettura del legame tra il Poeta e la città attraverso i brani della Divina Commedia collocati in luoghi che rievocano quelle stesse terzine. Un’occasione anche per creare ancora nuovi itinerari a disposizione di cittadini, guide turistiche, operatori del turismo e pellegrini che arriveranno a Firenze e che quindi, utilizzando gli open data del Comune di Firenze, potranno creare nuove iniziative di racconto e celebrazione del nostro Sommo Poeta».

Assessore alla toponomastica Martini: «Punti di riferimento utili a ricostruire la cultura in questo caso dantesca della nostra città»

«Come assessore alla Toponomastica e alla Cultura della Memoria – ha detto l’assessore Alessandro Martini – non posso che fare un plauso a questa iniziativa che aiuta a far memoria di punti di riferimento, anche se in modo virtuale, utili a ricostruire la cultura in questo caso dantesca della nostra città, in particolare dei luoghi legati alla figura del sommo poeta. Ringrazio l’assessorato all’innovazione e al turismo per aver portato avanti questo progetto».

Nel corso del 2020 sono stati circa 150 i dataset rilasciati, che hanno riguardato ad esempio le botteghe di Firenze, i quartieri storici, i gonfaloni e Rioni, le pietre d’inciampo, oltre a classici dataset come i risultati elettorali (sempre molto consultati) e agli strati informativi del regolamento urbanistico e del piano strutturale a  disposizione dei cittadini e dei tecnici.