Un milione di euro per le imprese extra agricole danneggiate dall’alluvione 2012 (leggi). A stanziarli la Regione Toscana per agevolare ulteriormente le imprese che hanno fatto o faranno domanda (il bando scade lunedì 8 luglio, ad oggi risultano 22 le richieste pervenute) per accedere alle agevolazioni per danni subiti nel corso degli eventi alluvionali del novembre 2012 nelle province di Massa Carrara e Grosseto.

L’anticipo Si tratta di un contributo in conto interessi rispetto al primo anno di ammortamento del finanziamento bancario, assistito dalle misure di garanzia previste dalla delibera di Giunta del 6 maggio scorso. In sostanza sarà la Regione a coprire per un anno anche la cifra di interessi dovuti agli istituti bancari che hanno aderito all'iniziativa di concessione agevolata dei prestiti. Sono previsti fino a 200mila euro per il ripristino delle attività danneggiate, con il limite del 75 per cento del valore di impianti, strutture, macchinari e attrezzature danneggiati o distrutti sulla spesa effettivamente sostenuta per il riacquisto o il ripristino. E di 30mila euro per beneficiario, fino al 75 per cento del danno, per i beni mobili strumentali registrati, distrutti o danneggiati.

Ad agosto i primi pagamenti «Nei giorni scorsi -ha detto il presidente della Toscana, Enrico Rossi– è stata data ampia notizia dei 28 milioni che finalmente ci dovrebbero arrivare dal governo. In realtà, se avessimo atteso i tempi del governo partiremmo oggi con il bando per i privati, che invece e' aperto dal 23 maggio scorso e si chiuderà lunedì prossimo. E' stata la Regione ad anticipare per proprio conto le risorse prima mettendo a disposizione le garanzie di Fidi Toscana, con lo slittamento del rimborso del capitale per 18 mesi, e poi con il bando che sta gestendo Sviluppo Toscana. Già nel corso del mese di agosto potremmo iniziare ad emettere i mandati di pagamento. E per affrettare i tempi ho chiesto agli uffici di procedere alla liquidazione mano a mano che si completano le verifiche sulle singole domande. Le imprese più grandi invece -ha concluso il presidente Rossi- che hanno chiesto contributi sopra 250 mila euro, hanno bisogno di ottenere il nulla osta di Bruxelles, che abbiamo già chiesto, perché altrimenti il contributo rientrerebbe negli aiuti di Stato».