«Ringrazio il Presidente Rossi, il Genio Civile della Toscana e tutti i tecnici della Difesa del Suolo regionale per questo sopralluogo lungo le zone di fondovalle di San Gimignano colpite dall’alluvione dell’Elsa. Siamo fiduciosi che il Governo riconosca lo stato di emergenza nazionale richiesto dalla Regione Toscana, sarebbe un aiuto decisivo per accelerare l’uso dei fondi dedicati agli interventi a cui puntiamo da tempo per la riduzione del rischio idraulico». Così il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci in occasione del sopralluogo tenutosi oggi lungo l’Elsa con il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi a seguito dell’alluvione di domenica scorsa.

Il governatore Rossi: «Puntare sulla costruzione di una cassa di espansione a Ulignano» «Anche dal sopralluogo di stamani lungo il bacino dell’Elsa emerge con forza che gli interventi di riduzione del rischio idraulico fatti in questi anni hanno evitato che le piogge dei giorni scorsi provocassero un alluvione. E’ l’ennesima riprova che i 100 milioni di euro che ogni anno spendiamo per la sicurezza idraulica sono stati spesi bene,In questo caso, per esempio, molto importante è stata l’azione della cassa di espansione Santa Giulia, che abbiamo appena finito di realizzare». Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha sintetizzato gli esiti delle visite compiute in varie località della val d’Elsa per verificare di persona i danni provocati dalle piogge dello scorso fine settimana e per identificare, insieme ai sindaci, le opere prioritarie da realizzare qualora venisse riconosciuto lo stato di emergenza nazionale, così come richiesto dalla Regione. «Ho parlato stamani con Palazzo Chigi e spero davvero che si giunga rapidamente a questo risultato, in virtù del quale potremmo avere a disposizione subito 5 milioni per gli interventi di somma urgenza compiuti dai Comuni di tutte le aree colpite, e una cifra, ancora da identificare, per i danni dei privati. Se arriverà questo riconoscimento, inoltre, è mia intenzione realizzare un piano ulteriore di interventi di riduzione del rischio idraulico proprio per intervenire nelle zone ancora critiche come questa. In presenza dello stato di emergenza e, quindi, con un contributo statale cui potremmo aggiungere risorse regionali per giungere a una cifra complessiva di circa 50 milioni potremmo far partire i cantieri di queste opere già la prossima primavera. Nel caso di quest’area, l’opera su cui puntare è la costruzione di una cassa di espansione a Ulignano, nel comune di San Gimignano, insieme ad alcune opere minori di regimazione idraulica. Costerebbe circa 10 milioni, quindi potrebbe rientrare pienamente in questo piano dando tanta sicurezza e tranquillità in più a tutto questo territorio».

Il sindaco Marrucci: «Resi conto da vicino degli interventi necessari» «Questo sopralluogo è stata un’occasione importante per rendersi conto da vicino di quali siano gli interventi necessari per la ulteriore messa in sicurezza di famiglie e imprese cercando di mitigare la dinamica del fiume Elsa con una cassa di espansione a Ulignano e altre opere idrauliche a tutela del tessuto produttivo sangimignanese e valdelsano – prosegue Marrucci -. A San Gimignano la visita ha interessato le zone dove l’Elsa è uscito a Badia a Elmi-La Steccaia e a Cusona (San Gimignano) e, assieme al Sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli, di Zambra, oltre all’area di Pian di sotto a Certaldo e delle casse di espansione di Santa Giulia a Colle val d’Elsa. Ringrazio il presidente Rossi – conclude il sindaco di San Gimignano -, i tecnici del Genio Civile e del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno per la vicinanza dimostrata al territorio, ora lavoriamo tutti insieme per la realizzazione delle opere ancora necessarie».