Doveva essere il giorno più bello della sua vita da concludersi con un anello al dito. E’ finito invece con le manette ai polsi. Protagonista un 34enne tunisino arrestato dalla Polizia mentre stava andando a sposarsi ad Impruneta (Firenze). Sull’uomo pendeva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per traffico di droga.
Nozze combinate per la cittadinanza Secondo la Polizia il 34enne, irregolare in Italia e conosciuto alle Forze dell’Ordine con un nome falso, aveva combinato le nozze con una giovane italiana per coprire la sua latitanza e acquisire la cittadinanza. Il 34enne, che era destinatario di una misura di custodia cautelare in carcere, emessa nell’ambito di un’inchiesta della Procura fiorentina, aveva effettuato le pubblicazioni per il matrimonio nel suo comune di residenza, quello di Montevarchi (Arezzo), usando il suo vero nome. I sospetti degli agenti sono nati quando la coppia, una volta ottenuta tutta la documentazione, ha trasferito all’improvviso il matrimonio a Impruneta. Così gli investigatori, attraverso vari accertamenti tra cui il controllo delle impronte digitali, hanno scoperto che l’uomo che doveva sposarsi era lo stesso che era ricercato. Ieri mattina i poliziotti del commissariato di Montevarchi (Arezzo) e della Squadra Mobile di Firenze si sono presentati davanti agli uffici del Comune, bloccando il 34enne mentre arrivava con la futura sposa, una 22enne italiana, e con parenti e amici. Al termine dei controlli, uno degli ospiti del matrimonio è stato denunciato perché irregolare in Italia. Per gli investigatori, il matrimonio sarebbe stato combinato per garantire al 34enne la cittadinanza italiana. Secondo quanto scoperto dalla Polizia, la futura sposa era in realtà la convivente di un connazionale del 34enne, dal quale aveva avuto anche una bimba di 18 mesi e che ieri avrebbe dovuto essere testimone di nozze.