«La Chiesa deve stare nello Stato» come scriveva Honoré de Balzac oppure «Libera Chiesa in libero Stato», alla Camillo Benso Conte di Cavour? No, non siamo davanti ad un dubbio amletico sebbene in tempi in cui tutti dettano “un’agenda”, da Monti a Bersani a chiunque, anche gli esponenti ecclesiastici hanno deciso di esporsi e dare i loro suggerimenti alla politica nell’anno in cui in Italia si tornerà alle urne. Lo ha fatto il Papa nei giorni scorsi ed in Toscana le indicazioni sono arrivate da parte del vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti, in un'intervista rilasciata all'emittente Granducato Tv. «Basta illudere la gente», ha detto Giusti.
Il sermone televisivo «Prima di tutto – ha detto il vescovo – dal 2013 mi aspetto che i politici non facciano promesse impossibili con il fine di illudere la gente solo per raccogliere qualche voto. La situazione è tremenda, è pesa, è drammatica. Non illudiamoci, non siamo fuori: a Livorno si sono persi tremila posti di lavoro. Mi auguro per questo – ha concluso Giusti – una campagna elettorale che non sia fatta di sterili e inutili polemiche, che non si parli di aria fritta, ma di come si può realmente uscire da questa crisi».