Lo sviluppo sostenibile come obiettivo per il futuro del globo e come ambito di innovazione nella formazione universitaria. È il tema a cui è dedicata la conferenza mondiale annuale dell’International Association of Universities, che si sta svolgendo a Iquitos in Perù. L’impegno a raggiungere lo sviluppo sostenibile in tutti i continenti, anche grazie all’azione delle università sia sul piano della formazione dei futuri laureati che della ricerca scientifica sono al centro del documento finale al quale stanno lavorando i delegati degli Atenei e degli organismi governativi a Iquitos. Alla conferenza partecipa come relatore il rettore dell’Università di Siena Angelo Riccaboni, membro del board dell’organizzazione internazionale, alla quale aderiscono le universita’ di oltre 120 Paesi di tutto il mondo. Riccaboni ha anticipato la notizia che il prossimo meeting annuale mondiale 2015 dell’International Association of Universities si terrà proprio all’ombra della Torre del Mangia.
Parla il rettore «Si tratta di una scelta che ci riempie di soddisfazione che premia le nostre capacità nelle relazioni e il nostro impegno sul fronte dell’internazionalizzazione. La conferenza si terrà dal dal 28 al 30 ottobre 2015 – ha annunciato il rettore dell’Università di Siena -. Sarà un’occasione di elevato livello che porterà a Siena le rappresentanze delle migliori Università del mondo. «Lo sviluppo sostenibile – ha proseguito Riccaboni -, che l’Università di Siena ha adottato ormai da qualche anno come concetto-guida per la propria programmazione, è sicuramente riconosciuto come l’obiettivo a cui dovranno tendere tutte le società nel mondo, sia nei paesi sviluppati sia nei Paesi emergenti. Le università di tutti i continenti ne sono ben consapevoli e la conferenza internazionale che si sta svolgendo in Perù ne è la chiara dimostrazione. In questo contesto – ha concluso il rettore -, l’esperienza del nostro Ateneo, che è entrato a far parte del progetto Unsdns (United Nations Sustainable Development Solutions Network) con un ruolo preciso per il Mediterraneo, costituisce un modello innovativo che sta riscontrando molto interesse internazionale».