camusso_poggibonsi«Non è la ricetta giusta». Così il segretario generale della Cgil Susanna Camusso oggi in visita nel senese, a Poggibonsi, commentando la ricetta del Governo per immaginare un’uscita dalla crisi. E in particolare secondo Camusso la legge di stabilità è un manovra «apparentemente costruita intorno all’idea di mantenere una riduzione fiscale per i lavoratori, per gli 80 euro».

«Legge di stabilità, norme che non semplificano ma complicano» In realtà secondo la leader del sindacato, anche con l’ipotesi di rinvio dei pagamenti delle pensioni al 10 del mese successivo, «se guardiamo viene ripagata in gran parte da maggiori introiti fiscali. Penso alla manovra fatta sul tfr, che vuol dire che i lavoratori ci rimettono un salario che è già loro, penso al ritardo del pagamento – ha proseguito – quindi agli introiti fiscali che da lì derivano e penso alle tante norme che man mano troviamo e che danno l’idea che intanto non è di semplificazione ma di complicazione». Una manovra che secondo Camusso «sposta tutti gli effetti positivi sul versante delle imprese senza neppur proporre dei vincoli rispetto al tema degli investimenti e dell’occupazione».

«Serve legge di stabilità che abbia come priorità la creazione di lavoro» Il lavoro  è anche il tema al centro della manifestazione nazionale indetta da Cgil per sabato 25 ottobre a Roma dal titolo “Lavoro, Dignità, Uguaglianza. Per cambiare l’Italia”. «L’obiettivo principale del sindacato è il lavoro – ha spiegato Camusso -: serve una legge di stabilità che abbia come priorità gli investimenti e la creazione di lavoro, un lavoro che sia con diritti e dignità». E al segretario della Uil, Luigi Angeletti che proprio questa mattina aveva dichiarato di non capire «ancora che cosa vogliano, ma è un problema della Cgil. Non ho capito se la protesta è sul Jobs Act o sull’Articolo 18 e ci ho pure parlato», il segretario della Cgil ha risposto: «gli manderemo la piattaforma, così capirà».

Un momento dell’incontro promosso dalla Cgil a Poggibonsi

Critiche a Renzi, «tante iniziative non tradotte in risultati» Messaggi diretti inviati da Poggibonsi anche al Premier Matteo Renzi che secondo Camusso «ha una capacità moltiplicativa delle sue iniziative, ma poi trova grandi difficoltà a tradurla in risultati per il Paese e mi pare che questa difficoltà sia tutta sua soprattutto perché le priorità non sono quelle giuste. Non credo – ha aggiunto – che il nostro scopo sia quello di rincorrere il presidente del Consiglio”.

Visita alla Sea e alla Rcr In mattinata Susanna Camusso ha anche visitato due aziende del territorio senese: la Sea, gruppo Trigano (azienda che produce camper) e la Rcr-Cristalleria Italiana, entrambe a Colle Val d’Elsa. «Sono due aziende che hanno una grande volontà di proseguire – ha dichiarato il segretario nazionale della Cgil – , imprese che non pongono il tema dell’articolo 18 e dei diritti, ma quelli della politica industriale, come il costo dell’energia, dimostrando che non vale la ricetta proposta dal governo dell’abbassamento dei diritti ma che c’è bisogno di una politica industriale». Alla Sea, ha ricordato Camusso, «hanno fatto un percorso che ha determinato la stabilizzazione dei lavoratori, varie assunzioni ed una situazione ora più ottimistica». Un percorso che in qualche maniera viene fatto anche alla Rcr, «con un grande sforzo per uscire dal concordato e ripartire. Non a caso – ha concluso Camusso – incontrandole queste imprese non pongono il tema dei diritti».