troncaUna delle decisioni piu’importanti assunte dal governo guidato da Matteo Renzi nelle ultime ore è stata la scelta del commissario straordinario che lavorerà fino alle prossime elezioni, calendarizzate verosimilmente fra fine maggio ed inizio giugno 2016, a Roma. La capitale infatti, con le dimissioni presentate da 26 consiglieri comunali, ha visto decadere la figura del proprio sindaco, ovvero Ignazio Marino, che ha dovuto lasciare spazio all’autorità garante delle istituzioni che subentra, come avvenuto ad esempio pochi mesi fa a Sesto Fiorentino (Firenze), quando un primo cittadino non ha più i voti per andare avanti nel proprio operato di guida della Giunta comunale. La scelta del premier è caduta su Francesco Paolo Tronca, prefetto fino a venerdì scorso di Milano e soprattutto supervisore durante il periodo dell’Expo, esposizione universale rivelatasi un successo nel capoluogo di regione meneghino, dopo tante difficoltà che hanno visto mettere in dubbio il suo inizio.

Dopo Expo, Roma. La biografia di Tronca «Expo è stato un successo per il nostro paese – ha raccontato il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi, da un convegno svoltosi ad Arezzo -. È un orgoglio il risultato ottenuto da Expo. Un risultato che non era risultato scontato. Il modello di Expo vogliamo che sia da modello anche per Roma per il Giubileo. Vogliamo che il modello Expo per il Giubileo sia un’occasione di rilancio per Roma sotto tutti i punti di vista,  ecco perché la scelta del prefetto di Milano come commissario per Roma». Francesco Paolo Tronca è nato a Palermo il 31 agosto 1952, coniugato, con un figlio di 17 anni. Il neo commissario di Roma dunque è siciliano ma ha un cuore toscano e la storia della sua vita ruota tutta intorno alla regione che oggi ha come proprio governatore Enrico Rossi. Tronca ha completato gli studi laureandosi a Pisa nel 1975 in Giurisprudenza dunque si è formato alla storica università della ‘Normale’ e nel 1986 ha conseguito la Laurea in Storia nello stesso Ateneo. Dopo aver lavorato fra Milano, Bormio e Monza, Tronca è tornato in Toscana. Il 23 maggio 2003 è stato nominato Prefetto della Repubblica e gli è stata assegnata la titolarità della sede di Lucca.

Tronca e la Toscana «Quello che ricordo di lui negli anni in cui abbiamo collaborato è una grande capacità organizzativa, un senso dello Stato assai profondo e una voglia di conoscere il territorio e le sue difficoltà, mai dimenticando che lui per primo era ed è un cittadino, dunque immedesimandosi nei problemi e non lasciando niente al caso – ha raccontato il sindaco di Lucca di quegli anni, Piero Fazzi –. La scelta di una persona come lui come commissario a Roma è sinonimo di garanzia perché è uomo capace e soprattutto ha un’equipe eccellente. Tronca sicuramente saprà calarsi nel contesto storico-politico difficile e sono certo che aiuterà la Capitale ad affrontare il delicatissimo periodo del Giubileo». Ma i legami fra Francesco Paolo Tronca e la Toscana dopo l’esperienza a Lucca sono tutt’altro che finiti visto che dal 2 dicembre 2008 ha ricoperto l’incarico di Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile presso il Ministero dell’Interno occupandosi in prima linea di eventi quali il disastro ferroviario di Viareggio (giugno 2009) le operazioni di soccorso alla nave “Concordia” (gennaio 2012) e le esondazioni del Carrione a Carrara. Nella seduta del Consiglio dei Ministri dell’8 agosto 2013 è stato nominato Prefetto di Milano. «Non mi stupisce la scelta di Renzi nei confronti dell’ormai ex prefetto di Milano Tronca – ha spiegato l’ex sindaco di Viareggio Luca Lunardini –. Infatti quest’ultimo nella città di cui sono stato primo cittadino ha saputo creare rapporti di contatto che sembrano difficilissimi, dopo la strage ferroviaria di sette anni fa, non solo dando un aiuto materiale per le prime necessità nel periodo iniziale post distruzione della zona dell’ecatombe che ha visto morire oltre 30 persone ma ha lavorato con gli uffici per far si che i sostegni economici per Viareggio non solo non mancassero, ma arrivassero celermente. Sono felice della sua scelta e mi auguro che Roma sappia risollevarsi. Tronca è figura capace e preparata e poi è un orgoglio sapere che adesso alla guida della capitale sia arrivato un toscano, come lui stesso si definisce, visto che ha intersecato la sua storia istituzionale alla nostra regione, dove ha anche coltivato i suoi studi, ed ama tornare nei pochi periodi di vacanza che si concede».