FIRENZE – Si rinnova l’intesa fra Cassa Depositi e Prestiti e Regione Toscana. Anche quest’anno una parte degli investimenti della Regione – e dei contributi che questa dispensa ad altri enti – sarà infatti sostenuta da Cdp, attraverso cinque prestiti da oltre 286 milioni di euro destinati alla realizzazione di interventi che riguardano la sanità, la ristrutturazione di edifici pubblici, ma anche strade e opere sugli argini dei fiumi, quali ad esempio piste ciclabili.
Per interventi nel comparto sanitario saranno destinati oltre 48 milioni. Nello specifico, 26,5 milioni verranno utilizzati per l’acquisto di attrezzature sanitarie, anche di tipo tecnologico e scientifico, e oltre 22 milioni per portare a termine diversi investimenti sulle infrastrutture del settore, dove l’intervento più rilevante, con un finanziamento di circa 12 milioni, riguarda la manutenzione straordinaria e il completamento del nuovo presidio ospedaliero di Cisanello a Pisa.
Le risorse messe a disposizione da Cassa Depositi e Prestiti permetteranno anche investimenti per circa 123 milioni su beni immobili, strade, argini dei fiumi e impianti sportivi. Tra gli interventi previsti c’è l’acquisto per 8,2 milioni di una porzione dell’Ex Meyer in via Pico della Mirandola a Firenze, dove saranno ospitati alcuni uffici della Regione, i lavori sul terzo lotto della variante alla strada regionale 429 tra Castelfiorentino e Certaldo e sulla variante alla strada regionale 71 a Cortona, gli interventi finalizzati al rafforzamento dell’argine del fiume Serchio tra le località di Nodica e Migliarino per circa un milione di euro.
Inoltre, una linea di credito da 204 mila euro verrà utilizzata per l’acquisto di mezzi per l’antincendio boschivo e per progettazioni relative a interventi di viabilità e di manutenzione straordinaria di immobili.
I restanti 115 milioni serviranno per sostenere gli investimenti di altri enti relativi agli esercizi finanziari 2023 e 2024, dai contributi per le città murate e fortificate previsti dalla legge regionale del 2001 agli interventi per il recupero della fascia costiera o la pista ciclabile dell’Arno.
“Il bilancio approvato lo scorso dicembre riserva molta attenzione alle infrastrutture e alla modernizzazione della regione, oltre che a welfare e sanità – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani – Lo faremo accendendo linee di credito, forti della virtuosità di un bilancio che ha i numeri per consentircelo, e in questa direzione vanno i finanziamenti concessi da Cassa Depositi e Prestiti, che ci consentiranno di dare continuità alla politica degli investimenti e alla sfida infrastrutturale che costituisce uno degli obiettivi strategici del Piano regionale di sviluppo in fase di approvazione”.
“Il sostegno al miglioramento delle infrastrutture del Paese è una delle priorità per Cassa Depositi e Prestiti” dichiara Massimo Di Carlo, Vice Direttore Generale e Direttore di Business di CDP. “L’operazione – aggiunge – conferma la fruttuosa collaborazione con la Regione Toscana per la realizzazione di importanti investimenti in settori strategici come la sanità, con un conseguente impatto significativo sul territorio e sulle comunità. Cdp vuole continuare ad essere un punto di riferimento per gli enti pubblici per promuovere e accelerare lo sviluppo del Paese, sfruttando le leve dell’innovazione e della sostenibilità”.
L’operazione segue le priorità di intervento individuate dalle linee guida strategiche relative alle infrastrutture sociali e alla salvaguardia del territorio, come previsto dal piano 2022-2024 di Cdp, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo delle infrastrutture e alla salvaguardia dell’ambiente per generare un impatto sociale e ambientale positivo.
Questa iniziativa rafforza la collaborazione tra Cassa Depositi e Presti e la Regione Toscana. L’anno scorso è stato perfezionato un finanziamento di 158 milioni per sanità, scuole e impianti sportivi e in precedenza sono state erogate diverse linee di credito destinate a interventi vari, tra i quali anche operazioni di edilizia scolastica e di rinnovamento sul patrimonio strutturale della sanità.