La bella attrice, con curriculum ormai internazionale, Caterina Murino, è da ieri a Villa Cora a Firenze, per girare uno spot che servirà a promuovere il Cuoio di Toscana. Nel cortometraggio del regista Marco Della Fonte, finanziato dal Consorzio Vero cuoio toscano, interpreterà il ruolo di una fashion designer di successo che disegna scarpe e vive tra New York , Parigi e altre grandi capitali europee e che, per caso, invitata a una festa a Firenze, scopre la storia tutta toscana del vero cuoio.
Le riprese in villa A Villa Cora, prestigiosa location sul viale Machiavelli, sono iniziate le riprese del film che racconta un must delle eccellenze artigianali italiane. Il film, una volta prodotto, sarà presentato al «theMICAM» , prestigiosa fiera della calzatura di Milano e successivamente a Venezia in occasione del Festival del Cinema, in collaborazione con la rivista di cinema Ciak.
Il Consorzio Vero Cuoio Il Consorzio nasce nel 1985 con lo scopo di divulgare la cultura del cuoio e comunicare la qualità del prodotto delle Concerie associate tra San Miniato e Santa Croce Sull’Arno in provincia di Pisa. È qui che l’arte conciaria, che utilizza tannini di origine vegetale, si tramanda di generazione in generazione da oltre un secolo.
«Tradizione di manualità da promuovere» «Ci tengo a valorizzare il cuoio della Toscana-ha sottolineato l’attrice cagliaritana -. E’ un progetto un po’ atipico quello in cui mi è stato chiesto di essere coinvolta ma allo stesso tempo meraviglioso perchè io sono molto legata alla mia terra, alla Sardegna, ma anche all’Italia, e a tutto cio’ che esportiamo nel mondo e quindi fare da testimonial al cuoio toscano è molto bello. Con il cortometraggio che sto girando vogliamo far ricordare a tutti quanti il lavoro straordinario che c’è dietro la realizzazione delle suola delle nostre scarpe perchè c’è tradizione di manualità, rispetto dell’ambiente, e tutto questo secondo me ce lo dimentichiamo ogni qualvolta compriamo le calzature. Prima, quando si compravano le scarpe c’era un marchio che diceva ‘vero cuoio’, ora non esiste piu’ e non sappiamo piu’ dove stiamo andando anche perchè pure le aziende più grosse dei brand più lussuosi, si dimenticano di tutta la manodopera che c’è dietro le nostre calzature estremamente anche care. E’ giusto tornare alle origini, in un mondo sempre più veloce, e capire l’origine del nostro cuoio toscano».
Alla ricerca delle origini «Il personaggio di questo mio cortometraggio, Anna, una stilista di scarpe, è una grande lavoratrice del mondo della moda che è arrivata ad un bivio della sua carriera e capisce che non sa più andare avanti in termini di creatività e quindi decide di tornare a Firenze da suo padre conciatore di pelle e di ritrovare le sue origini -ha aggiunto ancora Caterina Murino– Un personaggio che rispecchia il mio modo di essere, ovvero si può girare il mondo per la propria attività ma il bagaglio che ci ha formato nei nostri primi anni non va mai dimenticato. Penso che il rispetto e la valorizzazione di qualcosa di molto importante come il cuoio toscano sia imprescindibile per chi ama il ben fatto, il ben curato e soprattutto l’artigianalità italiana». «Questo film – spiega Antonio Quirici, presidente del Consorzio Cuoio di Toscana – sarà, per noi, un plauso all’alto artigianato che fa sì che l’Italia sia apprezzata in tutto il mondo».