La carcassa di una piccola balenottera è stata trovata stamani all'Isola d'Elba (Livorno), in una piccola baia nel comune di Marciana Marina. Nel pomeriggio un gruppo di sommozzatori ha provveduto ad ancorare sul fondale, per evitare che la corrente lo trascini via, il cadavere del cucciolo. Dai primi esami effettuati si tratterebbe di una femmina, probabilmente nata da poco, come attesterebbe la presenza dei resti del cordone ombelicale. Stanotte i pescatori sportivi che praticano la pesca “alla sena” con lenze a fondale ai totani dicono di aver sentito più volte  i soffi di una o più balene, senza però riuscire ad individuare i cetacei nel buio.Avrebbero potuto essere quelli della madre che cercava di portare il cucciolo nato da poco e in difficoltà al sicuro in acque più basse. La nascita (forse prematura) da poco tempo della piccola balenottera sarebbe anche la causa del suo aspetto molto smagrito, visto che non avrebbe avuto tempo di mettere su peso cibandosi del latte ipernutriente della madre.

Il ritrovamento Ad accorgersi della presenza dell’animale sugli scogli sono stati gli stessi abitanti. Sul luogo si è assiepata una piccola folla ed arrivano anche i bimbi delle scuole con i loro insegnanti per vedere questo eccezionale spiaggiamento che probabilmente è anche una storia di selezione naturale Secondo Legambiente Toscana l'esemplare, di circa 4-5 metri di lunghezza, è «probabilmente un cucciolo di balenottera comune ((Balaenoptera physalus), anche se la struttura e la conformazione del cranio secondo alcuni potrebbero far pensare a un esemplare della più rara balenottera minore o rostrata (Balaenoptera acutorostrata), molto più piccola e rara. Il cetaceo non sembra presentare ferite, anche se è evidentemente molto smagrito, cosa strana per animali ricoperti da uno spesso strato di grasso».  Qualcuno ha messo in relazione lo spiaggiamento con la presenza di una nave della Nato che sta facendo test proprio nell'area di mare dove sembra essere deceduto il cetaceo, ma molto probabilmente si tratta di un cucciolo delle balene che i pescatori elbani stanno avvistando in questi giorni e che, dopo essersi cibate per tutta l'estate nel Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos, stanno ritornando verso le coste africane. Ora toccherà a capitaneria di porto e forestale prelevare il cetaceo e agli specialisti dell'Università di Siena e dell'Osservatorio dei cetacei della Regione Toscana determinare quale sia la specie e le cause della sua morte.

Grave perdita per il Santuario dei Cetacei «Si tratta di un animali magnifici e, sia che sia un cucciolo di balenottera comune (come sembra più probabile),  che un esemplare di balenottera minore, è comunque una gravissima perdita per il nostro mare  e per il Santuario dei cetacei – dice Umberto Mazzantini, responsabile mare di Legambiente Toscana – Noi le balene preferiamo vederle vive, dare spettacolo con la loro potenza amorevole davanti alle coste delle nostre isole, la morte di questo cucciolo, destinato a diventare uno degli animali più grandi e longevi del mondo, è un brutto segnale per la biodiversità del Santuario dei cetacei, una perdita di bellezza che ci rende tutti più poveri»