Sono 198, tra ponti, passerelle e cavalcavia, sul territorio di Firenze che sono costantemente monitorati grazie a ‘Bridge’ un software di gestione che, dal 2011, permette di tenere sotto costante osservazione tutti i manufatti e programmare interventi laddove necessario. «A Firenze – dichiara il sindaco Dario Nardella – i ponti sono costantemente controllati: siamo consci dell’importanza della sicurezza delle opere pubbliche e l’amministrazione non lavora in emergenza ma da sempre segue un piano di manutenzione e sorveglianza predefinito che ci fa intervenire dove necessario».
Le attività del “cervellone” Il ‘cervellone’ monitora, tra l’altro, 13 ponti o passerelle sul fiume Arno, 10 ponti sul torrente Ema e altrettanti sulla Greve e sul Terzolle, 22 ponti sul Mugnone, sette sul Mensola e uno sul torrente Affrico, e anche nove cavalcaferrovia e quattro cavalcavia. Nardella annuncia anche che da quest’anno l’amministrazione ha deciso di investire maggiori risorse nella manutenzione straordinaria, e a settembre partirà il ‘Global service’ per la gestione unitaria delle strade, e quindi anche dei ponti. «Oltre alle strade il Global service si occuperà anche dalla manutenzione ordinaria e straordinaria dei ponti – spiega il sindaco – con un appalto che vale poco meno di 37 milioni di euro per tre anni. Inoltre da quest’anno per interventi di straordinaria manutenzione sia su pavimentazioni stradali che ponti è previsto un importo aggiuntivo di 3 milioni di euro da decidere sulla base delle esigenze». Nel complesso, spiega ancora il sindaco Nardella, «il budget annuale nell’ultimo quinquennio per interventi di manutenzione straordinaria di piccola entità è stato di 500 mila euro. In totale dal 2018 investiamo il 30% in più di risorse». Inoltre per «poter proseguire sistematicamente nelle attività di valutazione dello stato dei ponti abbiamo provveduto alla formazione del personale interno, mediante la partecipazione a corsi specialistici che hanno permesso a due dipendenti ingegneri di acquisire la qualifica di ispettore di ponti». Per quanto riguarda il software ‘Bridge’, implementato dalla società 4Emme Service di Bolzano, è stato sviluppato dal Comune di Firenze in collaborazione con il Cias (Centro internazionale di aggiornamento sperimentale-scientifico) a partire dal 2011. Bridge è una sorta di anagrafe dei ponti: è basato su una serie di ispezioni visive necessarie per compilare le schede di ispezioni visive necessarie per compilare le schede di valutazione della condizione generale di degrado dell’opera.