FIRENZE – Se la barca va, lasciala andare. Orietta Berti è stata presa alla lettera dagli italiani, che per le ferie scelgono soprattutto le crociere. Non disdegnano però Grecia, Spagna, Egitto, Stati Uniti e Giappone.

A rivelarlo lo studio di Assoviaggi – Confesercenti, sulla base di un’indagine del Centro studi turistici di Firenze. Per il trimestre estivo 2023, saranno complessivamente 3,9 milioni gli italiani che si sposteranno grazie all’attività di agenzie di viaggio e di tour operator. Trainano le vacanze all’estero (+21,1% rispetto all’estate 2022).

Tra le destinazioni più gettonate spicca l’Egitto, che tra offerta mare, tour culturali e crociere sul Nilo è in assoluto la meta più richiesta tra quelle a medio-raggio, segnalata dall’87,1% delle agenzie. Sul corto raggio, invece, continuano a imporsi Grecia e la Spagna; un discreto interesse è stato segnalato anche per il Portogallo e la Francia.

Per il lungo raggio, invece, le richieste dei viaggiatori si sono concentrate sugli Stati Uniti e il Giappone, seguiti da Thailandia e Caraibi. Non sono mancate, però, anche richieste per Tanzania, Maldive, Messico, Oman, Filippine, Zambia. Per chi ha scelto l’Italia, invece, le destinazioni preferite risultano la Puglia, la Sardegna, la Sicilia, la Campania, la Toscana, il Veneto, l’Emilia Romagna e il Lazio.

Dall’indagine emerge un forte interesse della domanda per le crociere – a partire da quelle sul Nilo – segnalate in crescita dal 57,1% delle agenzie, e anche un ritorno dei viaggi intercontinentali (51,3% delle segnalazioni). Tutte le destinazioni mare, comunque, sono in aumento: da quelle dei Paesi del mediterraneo (50,3%) a quelle esotiche (32,3%). Un po’ meno frequenti le segnalazioni per il mare Italia, che secondo la percezione del 52% del campione ha registrato una flessione di interesse da parte degli italiani. Da segnalare invece il buon posizionamento delle capitali europee e delle città d’arte italiane, che in termini di frequenza delle segnalazioni si collocano subito dopo il prodotto mare.

A pesare – in particolare sulla domanda per le destinazioni italiane – è il carovacanze. I prezzi medi dei servizi sono aumentati del 25% rispetto all’estate 2022, anche se parallelamente è aumentata l’offerta di pacchetti e servizi a tariffe flessibili. Una quota di italiani più sensibili all’aumento dei
prezzi, però, rimane in attesa di cogliere le proposte promozionali last-minute che potrebbero aprirsi “sotto data”.

In sostanza, un mercato con andamenti alterni caratterizzato da periodi di forti vendite e momenti di stasi, dove il rapporto di conversione tra le richieste di preventivo e prenotazione effettiva è di 1 su 2.