In Toscana sono 966 le aziende costrette al fallimento soltanto nel 2017. La necessità di permettere una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese e salvaguardare la capacità imprenditoriale di quanti vanno incontro a una crisi aziendale motivata da particolari contingenze è tra gli obiettivi che potrebbe conseguire il nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza recentemente varato in via definitiva. Si punta ad esempio a introdurre un sistema di allerta che dovrebbe consentire la pronta emersione della crisi, nella prospettiva del risanamento dell’impresa e un maggiore soddisfacimento dei creditori. E’ la riforma della legge fallimentare il tema centrale di un convegno organizzato dalla Camera Civile di Firenze, che si terrà domani, mercoledì 13 febbraio, presso la sede della Cassa di Risparmio di Firenze in via Carlo Magno 7 dal titolo “Il nuovo Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza”.
I relatori Dopo l’introduzione di Fabrizio Di Marzio, consigliere della Suprema Corte di Cassazione, seguiranno gli interventi di Patrizia Pompei presidente della V Sezione del Tribunale di Firenze, Paolo Fratini dell’Università di Perugia, Lorenzo Stanghellini, Ilaria Pagni e Francesco D’Angelo dell’Università di Firenze, Vincenzo Gunnella presidente del Consiglio Notarile dei distretti riuniti di Firenze, Prato e Pistoia.