La grave crisi che sta affrontando la Grecia non è destinata ad avere alcuna conseguenza sul bilancio e i conti della Toscana. Nel portafoglio della Regione non ci sono infatti titoli o obbligazioni greche.
Nencini rassicura – “Così un loro eventuale default e l’impossibilità di riscuotere quei titoli non avrebbe alcuna ripercussione sulle risorse a disposizione dell’ente –rassicura il neo assessore al bilancio e alle finanze, Riccardo Nencini – Le notizie uscite in questi giorni sui rischi che alcune Regioni, come la Lombardia, dovranno affrontare non riguardano in alcuni modo la Toscana”. E il motivo è semplice. La Toscana, come tantissimi enti pubblici, ha nel proprio portafoglio derivati finanziari, acquistati non per finalità speculative ma, in modo oculato, per proteggersi da eccessivi rialzi dei tassi di interessi sui prestiti e mutui che accende. Ma mai la Regione Toscana ha fatto ricorso a quelle che in gergo gli operatori finanziari chiamano ‘emissioni bullet’ o comunque a forme di finanziamento che prevedono fondi di accantonamento, i cosiddetti ‘sinking fund’, che avrebbero potuto essere investiti anche in titoli esteri (e quindi, teoricamente, anche greci).
Firenze