Ci si attendeva una prestazione tutta grinta, coraggio, determinazione e voglia, dopo i timidi segnali di ripresa, dopo le quattro sconfitte consecutive fra fine gennaio e per tutto il mese di febbraio, visti nove giorni fa contro la Sampdoria, con i doriani agguantati sul pareggio ad una manciata di minuti dalla fine. L’Empoli di Marco Giampaolo invece non va oltre lo zero a zero casalingo contro un Palermo ancora ‘undercostruction’ sotto la gestione Walter Alfredo Novellino, e pur non complicando niente in chiave salvezza, basteranno piu’ o meno cinque punti da trovare nelle prossime otto giornate, non sa piu’ vincere. Si allunga il periodo senza tre punti per Maccarone e compagni, e per giunta nella sfida di sabato scorso fra le mura amiche del ‘Castellani’ il segnale piu’ preoccupante è che il portiere avversario, Sorrentino, non ha dovuto quasi per nulla sporcarsi i guanti.
Momento poco felice per gli azzurri Assai deludente la prestazione sulla trequarti di Riccardo Saponara, che di fatto ha spento la luce dalla chiusura dello scorso mercato invernale, sotto tono Paredes in regia e Zielinski nel ruolo di incursore. Pochissimi i palloni giocabili arrivati per Maccarone e Pucciarelli, con anzi Struna, esterno difensivo rossonero che ha avuto la grande chance ad altezza del dischetto, fallita in maniera clamorosa. La fase di involuzione dell’Empoli non può lasciare indifferenti per una squadra che, se è vero che nel girone di andata aveva fatto fin troppo per le proprie possibilità, nelle ultimi 11 gare di è sciolta come neve al sole, prendendo di positivo dagli ultimi 180 minuti casalinghi il fatto di aver subito una sola rete. Tante le imprecisioni in ogni reparto per gli azzurri, che pure sono stati sostenuti fino in fondo dai propri tifosi, che non hanno assolutamente calcato la mano in negativo davanti ad uno spettacolo non certo per palati fini e che però, per la prima volta da inizio stagione, alla fine si sono fatti sentire con piu’ di qualche fischio verso la squadra di Giampaolo. Andrea Costa, alla sua seconda gara nuovamente da titolare, dopo quasi un mese di stop per un infortunio, ha provato a vedere il bicchiere mezzo pieno nel post partita. Ma una cosa non l’ha digerita: i fischi da parte dello stadio ‘Castellani’ al triplice fischio finale. «A me dispiace tanto aver sentito i fischi perchè comunque contro il Palermo abbiamo dimostrato impegno e abbiamo provato a vincere-ha sottolineato il centrale difensivo – E’una fase della stagione molto delicata, è un periodo molto lungo in cui non riusciamo a vincere però sentire i fischi per questi ragazzi che stanno facendo qualcosa di straordinario, e sono molti di essi giovanissimi, e al secondo anno di serie A, dispiace tanto. E’ normale che quando le cose non vanno bene il pubblico critichi, ma bisogna ricordarsi cosa è stato di buono fino ad oggi».