protesta-cadla1Sono stati firmati nel pomeriggio di oggi gli accordi per la cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale dei dipendenti delle due aziende aretine, Cadla e 2G, al Ministero del Lavoro. Per gli anticipi non c’è immediata liquidità, bisognerà aspettare le istituzioni preposte sia regionali che nazionali.

Sospiro di sollievo Per i 480 lavoratori dei punti vendita 2G e per i 197 della piattaforma Cadla oggi è un giorno migliore degli altri. Apertosi stamattina alle 11,30 a Roma, al Ministero del Lavoro, il tavolo per i lavoratori Cadla-2G ha dato i risultati attesi. I rappresentanti sindacali della provincia  di Arezzo e delle varie regioni coinvolte, oltre ai  rappresentanti nazionali, si dicono soddisfatti. È attiva la cassa integrazione, a partire dal primo agosto, per tutti i 480 lavoratori del Gruppo 2G. «La durata prevista è di un anno» ha dichiarato Marco Bendoni, di Filcams Cgil, subito dopo la firma dell’accordo al Ministero. «L’accordo è stato siglato e con grande soddisfazione da parte nostra – ha poi spiegato –  Per tutti i lavoratori 2G è garantita la cassa integrazione a rotazione con decorrenza dal primo agosto. Per il 16 apprendisti, invece, abbiamo concretizzato una cassa integrazione ad hoc, in deroga ministeriale, subordinata per la durata alle nuove disposizioni del  Governo. Una tutela necessaria e indispensabile per proseguire le trattative con l’azienda, i dipendenti  e le istituzioni».

Battere il ferro finché è caldo Il 3 settembre è in agenda un incontro decisivo tra i sindacati e l’azienda per definire l’assetto della vertenza Cadla-2G. «Conad ieri ha chiuso la trattativa di affitto di ramo d’azienda, insieme al distaccamento Astrea, per 15 punti vendita – prosegue Bendoni – La trattativa prevede anche una successiva proposta di acquisto». E i restanti 21 punti vendita? «Il gruppo Pac 2000, cioè Conad Umbria sembra interessata a sei negozi, ma ancora non c’è nulla di definito. Tutto rimandato all’incontro del 3 settembre».

Cassa integrazione anche per Cadla Sono le 15.30 quando Bendoni dichiara con gioia: «È fatta. Anche per i lavoratori Cadla abbiamo firmato un accordo a garanzia degli ammortizzatori sociali. Un anno di cassa integrazione, sempre a partire dal primo agosto». «Cadla è la nostra spina nel fianco. La nostra più grande preoccupazione – dichiara Alessandro Mugnai, segretario generale Cgil di Arezzo – La piattaforma non può essere assorbita da Conad che sta acquisendo invece i punti vendita. Da settembre intensificheremo la nostra attività per cercare una soluzione e nuovi marchi che potrebbero essere interessati alla piattaforma. Qualora non riuscissimo a trovare un compratore, sarebbe opportuno che Arezzo si facesse carico di questi lavoratori, suoi cittadini. Insieme potremmo pensare ad una soluzione possibile di riconversione della piattaforma, magari in un centro conto terzisti. È la nostra utopia».  Ma questi nuovi cassintegrati non vorranno sogni, solo solide realtà.