Sono due i temi che il Comitato Risparmiatori Azzerati dal Salva-Banche ha in sospeso con Banca d’Italia e per i quali pretenderà di avere finalmente una concreta risposta domani, durante l’incontro fissato con Enzo Serata, nuovo direttore dell’Unità di Risoluzione e gestione delle crisi. Come priorità, il Comitato insisterà per fissare un incontro con la nuova amministrazione Ubi, che si è aggiudicata Banca Etruria, Banca Marche e CariChieti ad un valore simbolico di 1 euro, ottenendo anche crediti d’imposta per 600 milioni di euro, maturati nelle vecchie banche per il sacrificio imposto ai risparmiatori con l’azzeramento di valore di obbligazioni ed azioni.
I punti all’odg Infatti, Banca d’Italia, che in passato aveva sempre auspicato che l’acquirente si potesse far carico di soluzioni condivise per gli obbligazionisti e gli azionisti esclusi dai rimborsi forfettari, si era resa fin da subito disponibile a mediare un incontro tra risparmiatori e la nuova amministrazione delle 4 banche. Altro argomento spinoso per il quale il Comitato Risparmiatori Azzerati dal Salva-Banche pretenderà, questa volta, una risposta da Banca d’Italia riguarda l’ipotesi di riconoscere parte degli utili della Rev Spa, ovvero della Bad Bank a cui sono stati ceduti i crediti in sofferenza delle 4 banche, anche agli obbligazionisti ed azionisti azzerati, attraverso l’emissione di strumenti finanziari partecipativi.
Il confronto Risposta lasciata in sospeso dapprima da De Polis, l’ex direttore dell’Unità di Risoluzione e gestione delle crisi, e poi dal dottor Trequattrini, Capo del Servizio Segreteria particolare del Direttorio, che aveva ricevuto i risparmiatori nelle veci del Governatore Visco. Questo aspetto, per il quale lo stesso Comitato si è fatto portavoce anche nelle Istituzioni politiche, evidenziando l’assurdità di riconoscere gli utili derivati dalla gestione delle sofferenze delle 4 banche al solo sistema bancario, non è regolamentato né a livello nazionale né a quello europeo e quindi, il Comitato Risparmiatori Azzerati dal Salva-Banche è determinato nel volere una risposta certa e definitiva. Se le perdite sono state condivise per 1600 milioni dal sistema bancario e per 800 milioni dai risparmiatori, anche gli eventuali utili dovranno essere ripartiti proquota.