Aveva studiato uno stratagemma per transitare sotto le porte telematiche della ztl con il furgone del figlio senza le necessarie autorizzazioni. Ma è stato individuato dalla Polizia Municipale di Firenze che l’ha denunciato. Si tratta di un 65enne fiorentino. Gli agenti gli hanno contestato la violazione prevista dal codice della strada per l’utilizzo della targa contraffatta. Per questa la sanzione amministrativa va da 2.006 a 8.025 euro ma, non essendo ammesso il pagamento in misura ridotta, il verbale viene inoltrato al Prefetto che deciderà l’importo; intanto il veicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo per 3 mesi e le targhe sono state sequestrate. Ma soprattutto per l’uomo sono scattate le denunce per diversi reati: uso di targa falsa perché manomessa e alterata, falsità materiale commessa da privato, uso di atto falso, truffa e reato continuato (i passaggi sono iniziati nel 2012 e l’ultimi risale allo scorso febbraio).
Caso risolto con un’intuizione L’uomo dal 2012 ingannava le telecamere grazie alla trasformazione della lettera E presente nella targa del mezzo in una F. Così aveva collezionato verbali per 1.500 euro che però arrivavano al titolare del mezzo con la targa ‘fotografata’. Da allora il furgone era passato diverse volte dai varchi della ztl e, non essendo autorizzato, scattavano i relativi verbali che però venivano notificati all’intestatario della targa ‘copiata’, una ditta con sede a Pescara. E il legale rappresentante dell’impresa negli anni infatti si era visto arrivare multe per oltre 1.500 euro: l’uomo aveva fatto ricorso dimostrando che il proprio mezzo non corrispondeva né alla marca né al modello di quello effettivamente immortalato nel passaggio sotto la telecamera. I verbali contestati sono stati tutti archiviati ma non senza diversi passaggi burocratici. Ma il numero elevato di multe archiviate tutte con la stessa motivazione hanno insospettito un agente di Polizia Municipale in servizio all’ufficio verbali delle Cascine. Questi si è messo a controllare le diverse combinazioni di numeri e lettere della targa e, sostituendo la lettera E con la F, ha individuato un furgone uguale come colore e modello a quello fotografato dalle telecamere. Il mezzo è risultato intestato a un’impresa di pulizie e multiservizi con sede nel Mugello. Dall’ufficio verbali la pratica è passata al reparto anticrimine della Polizia Municipale che ieri è passato all’azione convocando presso il Comando il titolare dell’impresa proprietaria del veicolo, un 26enne residente nel Mugello. L’uomo ha indicato il padre come unico utilizzatore del furgone essendo un dipendente regolarmente assunto dalla ditta. E subito gli agenti hanno richiesto la collaborazione dei colleghi di Vicchio che sono andati direttamente alla sede dell’impresa. Qui hanno trovato il padre del titolare utilizzatore del veicolo ‘incriminato’ e per lui sono cominciati i guai.