SIENA – Il 7 ottobre l’Università di Siena non ospiterà la manifestazione sulla Palestina, che avrebbe avuto come relatori Ilan Pappé, storico israeliano di fama internazionale, Francesca Albanese, relatrice speciale Onu per il territorio palestinese occupato, Karem Rohana, attivista italo palestinese e Giuseppe Flavio Pagano, divulgatore di geopolitica.

“Nonostante il nostro pieno rispetto di tutte le procedure, il 17 settembre durante la seduta del Senato Accademico, tre docenti hanno presentato un’interrogazione per ostacolare il nostro evento. Senza avviso o possibilità di appello, ci è stata comunicata la revoca dell’autorizzazione”, ha denunciato l’associazione Cravos, che poi rincara la dose: “Come associazione studentesca denunciamo con fermezza questo atto vergognoso che riteniamo una chiara forma di censura politica”, pertanto invitiamo “la comunità studentesca e cittadina a esigere che la conferenza si tenga come previsto lunedì 7 ottobre alle ore 16 nell’aula Cardini”.

Presa di posizione che ha trovato la ferma risposta dell’Ateneo. “Mi preme precisare – ha affermato il rettore Roberto Di Pietra – anche a nome del Senato Accademico che si è espresso in larghissima maggioranza su questo tema, che l’iniziativa presentata dall’Associazione studentesca Cravos non è stata cancellata. La qualità scientifica di due tra i relatori e l’impostazione della conferenza non sono state messe in discussione. Semmai è stata valutata la ‘non opportunità’ di svolgere questa iniziativa proprio ad un anno esatto dai tragici eventi del 7 ottobre 2023, considerando anche i rischi che una tale conferenza avrebbe comportato dal punto di vista della sua strumentalizzazione politica e mediatica. Questo rischio avrebbe certamente messo in secondo piano i contenuti della conferenza stessa e il valore dei suoi relatori. Il Senato Accademico nello svolgimento normale dei suoi lavori e dopo ampio dibattito mi ha chiesto di revocare l’iniziale autorizzazione, chiedendo agli organizzatori di programmare quanto prima una nuova data differente dal 7 ottobre. Crediamo che questo possa favorire il valore della conferenza e speriamo vivamente che si possa procedere all’individuazione di una nuova data”.

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