E’ stata rinviata al 21 gennaio l’udienza preliminare davanti al gup del tribunale di Salerno, Vincenzo Di Florio, per l’ex presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena Giuseppe Mussari, l’ex sindaco di Siena, deputato e segretario provinciale Pd di Siena, Franco Ceccuzzi, l’ex vice presidente della commissione finanze della Camera, Paolo Del Mese, e undici componenti del consiglio di amministrazione della Banca della Campania, indagati nell’inchiesta coordinata dal pm Vincenzo Senatore per concorso in bancarotta fraudolenta nella vicenda del crac del Pastificio Amato a Salerno. Il pm ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli indagati. Nell’udienza odierna, Del Mese ha reso dichiarazioni spontanee rivendicando la sua estraneità ai fatti contestati e sostenendo di non essere mai stato coinvolto nell’operazione.
L’inchiesta Il 22 febbraio 2013 il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Salerno aveva notificato ai quattordici indagati gli avvisi di garanzia, nei quali veniva contestato agli esponenti di Banca della Campania di aver concorso a causare il fallimento della società «Antonio Amato&C Molini e Pastifici in Salerno Spa». Per Mussari, Del Mese e Ceccuzzi l’accusa è di aver contribuito al fallimento dello storico pastificio salernitano. Per tutti gli indagati l’ipotesi di reato contestata è di concorso in bancarotta fraudolenta. Tre giorni dopo Ceccuzzi annunciò il ritiro della propria ricandidatura a sindaco, dopo il periodo di commissariamento determinato dalla bocciatura del bilancio presentato dalla giunta guidata dallo stesso Ceccuzzi.
L’iter processuale Il primo aprile di quest’anno il pm della Procura della Repubblica di Salerno Vincenzo Senatore ha chiesto il rinvio a giudizio per i quattordici indagati. Il 15 maggio primo passaggio davanti al Gup Di Florio, con un rinvio causato dalla richiesta dei legali degli amministratori della Banca della Campania per impedimento professionale. Il 10 luglio nuovo rinvio: questa volta il Gup accolse le eccezioni presentate dai legali di Ceccuzzi e dai componenti del cda di Banca della Campania sulla notifica degli atti. Terzo passaggio a vuoto l’11 novembre: il rinvio questa volta fu causato da una tardiva notifica a Ceccuzzi. Oggi il quarto rinvio, con il nuovo appuntamento fissato per il 21 gennaio.