VOLTERRA – Un nuovo colpo di scena nella vertenza per il nuovo piano industriale e organizzativo della Cassa di Risparmio di Volterra, al centro ieri pomeriggio di un consiglio comunale aperto richiesto dalla maggioranza consiliare: nella sala del Maggior Consiglio di Palazzo dei Priori di Volterra (Pisa), quinta dell’assise, mancano i ‘grandi’ interlocutori, il presidente Alberto Mocchi di Cassa di Risparmio di Volterra e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra Roberto Pepi.
In una missiva inviata al sindaco di Volterra Giacomo Santi, che lo stesso sindaco ha letto durante l’assemblea, il presidente Mocchi ha scritto che “non esiste una ‘situazione’ Cassa di competenza dell’amministrazione comunale”, mentre il presidente Pepi ha usato, nella lettera, toni molto accesi. “Invito il sindaco a riflettere per il futuro nell’adottare iniziative o assumere atteggiamenti che possono comportare danni di immagine e di reputazione alla Cassa, non solo sulla città ma sul mercato di riferimento, che che potrebbero incidere veramente sul mantenimento degli attuali livelli occupazionali”.
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Dal canto suo, il sindaco Santi ha rimarcato il fatto che “il consiglio comunale era stato convocato prima del riavvio della trattativa. Questa assemblea non rappresenta alcuna interferenza. Noi continueremo a chiedere alla banca programmi attuali e futuri, l’aumento di capitale, il piano strategico di sviluppo, così come continueremo a chiedere i programmi della Fondazione. Se dovesse essere ridimensionato il ruolo della Cassa, sarebbe una catastrofe”.
Le sigle sindacali, che oggi avranno un incontro interlocutorio con la banca, hanno ribadito “la necessità di arrivare a un accordo con atteggiamenti costruttivi, che ci aspettiamo anche dall’azienda. La vertenza non è affatto conclusa, nonostante la ripresa della trattativa per il nuovo Cia. Aspettiamo doverosi riscontri su un progetto importante di partenariato in fase di definizione, annunciato dai vertici della banca. In ballo c’è il futuro della banca e dei suoi lavoratori”.