SIENA – “Questa variante darà del filo da torcere a molti dei monclonali già a disposizione e anche ai vaccini”.
A dirlo Rino Rappuoli, capo globale della ricerca Gsk e coordinatore scientifico del MAD Lab di Toscana Life Sciences,presentando a Siena nella sede di Confindustria Toscana Sud il suo libro “I vaccini dell’era gobale”. “Delle 32 mutazioni del virus, che sono impressionanti, solo 4 sono nelle vicinanze del nostro modello al computer del monclonale quindi abbiamo una certa confidenza che continui a funzionare. I risultati ce lo diranno nel giro di una settimana o due ma è chiaro che questo virus continuerà a generare altre varianti e mi aspetto che prima o poi anche il nostro monclonale con le varianti nuove non sia più efficace. Questo vuol dire che noi che facciamo ricerca non ci possiamo mai accontentare ed è per questo che dall’inizio di quest’anno stiamo lavorando per essere un passo avanti al virus: abbiamo già isolato anticorpi che dovrebbero essere in grado, non solo di controllare tutte le varianti che ci sono state finora, ma anche la variante sudafricana che c’è adesso e quelle del futur”.
“Con la terza dose di vaccino dovremmo essere coperti”
“Con la terza dose dovremmo arrivare a livelli anticorpali tali da riuscire a coprire anche questa variante – ha detto Rappuoli rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano quale efficacia avessero monoclonali e vaccini contro la variante Omicron del coronavirus. “In questo momento sappiamo che la terza dose è indispensabile per avere immunità a lunga durata e per coprire le varianti poi tra un anno vedremo se ci sarà la necessità di una quarta o di una quinta dose” ha aggiunto Rappuoli che ha specificato: “Dipenderà anche come riusciremo a vaccinare il resto del mondo, in Africa appena il 6% della popolazione è stata vaccinata; le varianti continueranno ad essere generate finché tutto il mondo non sarà vaccinato”.
“Razionale che la gente abbia paura di vaccinare i bambini”
“Penso che sia naturale ed umano anche se non razionale che la gente abbia paura di vaccinare i bambini perché sono vaccini nuovi e la gente pensa che siano stati sviluppati così velocemente e quindi non sicuri; io vorrei rassicurare tutti che questi vaccini sono molto sicuri” ha aggiunto Rappuoli rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano cosa ne pensasse della perplessità di molte persone di vaccinare i bambini da 5 a 11 anni. “Dobbiamo essere tranquilli e vaccinare anche i bambini perché è chiaro che finché ci sono persone suscettibili questo virus continuerà a girare” ha aggiunto Rappuoli a margine della presentazione del suo libro ‘I vaccini dell’era globale’ nella sede di Confindustria a Siena. “E’ vero che nei bambini è meno grave ma sarebbe irresponsabile non vaccinarli” ha concluso Rappuoli.
“Obbligo vaccinale? Potrebbe essere male necessario”
La presentazione del volume è stata per Rappuoli anche l’occasione per riflettere sulle scelte fatte in passato in merito all’obbligo vaccinale. “Personalmente sono sempre stato contrario – ha detto – perché penso che le persone siano abbastanza istruite e intelligenti per capire che la vaccinazione è un bene unico, ha salvato milioni di persone dalla morte o dall’ospedale, ci ha fatto riaprire l’economia e ridato la libertà di uscire, però purtroppo molta gente è ancora contraria e allora direi che la vaccinazione obbligatoria potrebbe essere un male necessario. Pochi anni fa non vaccinavamo contro il morbillo e avevamo un numero di casi in Italia che era peggio di tutta Europa, l’Oms ci ha richiamato e l’allora ministra Lorenzin ha avuto il coraggio di mettere la vaccinazione obbligatoria” ha ricordato Rappuoli sottolineando: “Quindi a un certo punto se non si riesce con la ragione a far ragionare le persone ad un certo punto va bene anche l’obbligatorietà”.