Familiari delle vittime e dei superstiti, amici, volontari, lavoratori del cantiere di rimozione, autorità di ogni genere, centinaia di giornalisti accreditati da tutto il mondo. L’Isola del Giglio si prepara ad ospitare, domenica 13 gennaio, il ricordo e la commemorazione del primo anniversario del naufragio della Costa Concordia. Un anno è passato da quella notte dove 32 passeggeri della nave persero la vita e dove altre centinaia di persone trovarono accoglienza e rifugio tra le braccia dell’indomita e accogliente popolazione gigliese che tanto si prodigò per impedire che il dramma Concordia non subisse proporzioni catastrofiche. E nell’immediata vigilia, all’ombra del relitto sempre inclinato sullo specchio d’acqua di fronte a Giglio Porto, arriva la risposta da Roma dagli appelli lanciati dall’isola dell’Arcipelago toscano: il Consiglio dei Ministri ha prorogato di un anno lo stato di emergenza all’Isola del Giglio. «Si tratta di un grande segno di rispetto per la nostra comunità e per il nostro ambiente – ha commentato il sindaco Sergio Ortelli – è una pronta risposta del Governo alle nostre richieste di qualche giorno fa (leggi) e che avevano trovato attenzione nel Ministro Clini. Non prorogarlo avrebbe potuto avere dei seri contraccolpi per tutta la nostra comunità».
 
Il Giglio non dimentica E domenica questa piccola isola dal cuore grande dedicherà una giornata al ricordo delle vittime della tragedia (leggi). Tra le altre cose, due lapidi commemoreranno le vittime della Costa Concordia e il gesto di solidarietà dei gigliesi. In testa al Molo Rosso una lastra in bronzo con incisi i nomi di chi quella notte perse la vita durante il naufragio, in piazza della Dogana una lapide in marmo accanto al ricordo del sacrificio dei gigliesi nei conflitti mondiali. La lapide in bronzo ideata da Cesare Scarfò e realizzata da una fonderia di Impruneta a Firenze secondo la proporzione aurea simboleggia una spirale da cui secondo un preciso calcolo matematico partono raggi di un sole come a simboleggiare la rinascita e il trascorrere del tempo. Una linea più profonda a simboleggiare l'orizzonte del mare al di sotto del quale sono stati incisi i nomi delle 32 vittime posizionati in modo irregolare come fossero onde del mare increspato. In alto a sinistra la data del 13 gennaio 2012 e la scritta ''Ad sempiternam memoriam''. Nella pietra in marmo, invece, un testo scritto dal poeta e scrittore Luigi Oliveto a ricordare il gesto della comunità gigliese che quella notte portò in salvo oltre 4000 naufraghi (leggi).
 
La Medaglia d’Oro al valor civile Gesti di solidarietà e generosità spontanea. Una vicenda permetterà ai Comuni dell'Isola del Giglio e Monte Argentario di ricevere la Medaglia d'Oro al valor civile del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che sarà consegnata, secondo quanto si apprende, martedì 15 gennaio dal ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri. Il riconoscimento è stato assegnato per l'opera di solidarietà svolta dalle popolazioni dei due comuni in occasione del naufragio della Concordia. La medaglia d'oro sarà consegnata nel corso di un consiglio straordinario congiunto in programma martedì prossimo all'isola del Giglio.
 
Il nodo-romozione Con il viavai di giornalisti e di cronisti che tornano sull’Isola ad un anno dal naufragio, l’attenzione torna anche a focalizzarsi sul relitto, incagliato sui granitici scogli gigliesi (leggi). Attivisti di Legambiente si sono resi protagonisti anche di un blitz sull'Isola con lo srotolamento di uno striscione davanti al relitto con scritto «Costa 'discordia' via subito», riferendosi ovviamente ai tempi di rimozione della nave che sono slittati al settembre 2013. Ampie pagine dedicate al Giglio anche dalla stampa estera: «Segnata dalle macchie di ruggine, la sua vernice, un tempo splendente, ora è scolorita dal sole, il colosso della Costa Concordia è uno spettacolo desolante», così l’emittente britannica Bbc ha fatto il punto sui lavori di rimozione del relitto, sottolineando come, ancora, maltempo e maree faranno slittare il recupero completo della Concordia a fine estate 2013 nonostante «le squadre di recupero lavorino ininterrottamente giorno e notte». «E' naturale che ci sia preoccupazione – ha affermato il primo cittadino dell'isola Ortelli – per un'altra estate che rischia di essere danneggiata dalla presenza del relitto. Nella scorsa stagione c'è stata una flessione dei flussi turistici come mai era stata registrata al Giglio. E tra le cause c’è anche la presenza ingombrante della Concordia. Abbiamo registrato nell'estate 2012 una flessione media del 30% delle presenze turistiche, con un calo nelle strutture alberghiere che è stato intorno al 18%». Sergio Ortelli anticipa poi che il Giglio prova a farsi forza, di nuovo, facendo leva sul suo indomito carattere e sulle bellezze che quest’isola riesce a preservare «Del resto – chiude il sindaco – il nostro mare è sempre lo stesso, magnifico, pulitissimo. Ed e' il piu' controllato del mondo proprio anche a causa del naufragio. E le analisi ci dicono che le acque intorno all'isola sono limpidissime» (leggi).

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