«I lavori di rimozione della Costa Concordia subiranno uno slittamento nei tempi». Ad annunciarlo, durante un'iniziativa al Giglio nell'ambito della manifestazione Festambiente questa mattina, il sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli.
 
Lo slittamento
Una prima stima dei tempi, fatta dal consorzio italo-americano Titan Salvage-Micoperi incaricato delle operazioni, prevedeva la rimozione entro febbraio 2013. «Pur comprendendo la complessità delle operazioni – ha aggiunto il sindaco – a questo punto chiedo che l'Osservatorio sulla rimozione presieduto dalla Regione Toscana torni a riunirsi quotidianamente con aggiornamenti costanti in modo che la comunità gigliese da una parte possa avere un presidio con lo stato dell'evoluzione dei lavori e dall'altra le aziende incaricate relazionino in modo certo su tempi di rimozione». Proprio in queste ore e' in corso una riunione dell'Osservatorio.

L'osservatorio di monitoraggio Si è svolta questa mattina, come programmato, all’Isola del Giglio, la riunione dell’Osservatorio di monitoraggio che, in base al Decreto del 14 giugno del Capo Dipartimento della Protezione civile-Commissario delegato, ha il compito di assicurare l’esatta esecuzione – anche sulla base delle prescrizioni formulate dalla Conferenza dei servizi del 15 maggio 2012 – del progetto di rimozione e recupero della nave Concordia proposto da Costa Crociere. Nell’incontro, il consorzio italo-americano Micoperi-Titan ha presentato il progetto ingegneristico dettagliato (che integra e specifica il livello di fattibilità), relativo a tutte le fasi del piano di rimozione della Concordia, confermando quelle previste dal piano già presentato e condiviso nella Conferenza dei Servizi e nelle precedenti riunioni dell’Osservatorio stesso. In questi mesi di analisi, studi e sopralluoghi svolti in modo continuativo e coordinato tra i componenti dell’Osservatorio e i tecnici del cantiere, l’attività di approfondimento si è focalizzata, in particolare, sulla verifica delle diverse tecnologie in relazione all'efficacia dell'operazione e all'esigenza di prevenire e contenere possibili impatti sull’ambiente, permettendo di individuare tutti i fornitori di materiali. Le stesse tecniche di perforazione necessarie sono state rivalutate in riferimento alla mappatura dei fondali, per minimizzarne gli effetti, così come sono state definite e già avviate tutte le azioni di monitoraggio dell'ambiente marino (per tenere sotto controllo, tra qli altri, i livelli di torbidità dell’acqua, della diffusione di sedimenti, dell’andamento delle correnti, della vita dei mammiferi marini) e terrestre (aria, rumore, vibrazioni, ecc). È stato, quindi, possibile avviare gli ordini per la produzione e le forniture di tutti i componenti e i materiali necessari per le lavorazioni, un’attività che potrà garantire un indotto positivo per il sistema industriale italiano e per l’economia locale.
 
Il cronoprogramma Il progetto ingegneristico dettagliato – che tiene conto anche dei tempi di consegna assicurati dai sub fornitori – consente di fissare un cronoprogramma aggiornato dei lavori, affinando le stime riferite in precedenza: il riassetto verticale e il rigalleggiamento della Concordia dovrebbero avvenire entro la fine della primavera del 2013, con uno sforzo congiunto da parte di tutti i soggetti coinvolti per salvaguardare la  prossima stagione estiva del Giglio. Ma, soprattutto, per far sì che tutto si svolga salvaguardando l’ambiente e la vita dell’isola. Rimane, comunque, l'impegno del Consorzio Micoperi-Titan, condiviso con Costa Crociere e l'Osservatorio, a perseguire ogni utile soluzione per ridurre i tempi, mantenendo la sicurezza dei lavori e il risultato finale.

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